Abusi edilizi in zona Trasimeno: cinque indagati a Passignano. Anche in Comune

Indagine dei carabinieri forestali su permessi rilasciati fra il 2020 e il 2022

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Cinque persone sono state denunciate alla procura di Perugia dai carabinieri forestali di Passignano sul Trasimeno. Le indagini dell’Arma hanno consentito di portare alla luce un sistema finalizzato ad ottenere permessi a costruire in zone agricole, con vincoli paesaggistici e ambientali, nel territorio di Passignano.

«Gli accertamenti – spiega la nota dei carabinieri forestali – hanno riguardato alcune pratiche edilizie presentate nel periodo dal 2020 al 2022 per la demolizione di vecchi fabbricati rurali, finalizzate poi a recuperarne la cubatura utile alla costruzione di nuovi edifici con destinazione residenziale. I fabbricati demoliti risultavano invece abusivi e quindi non utilizzabili per nuove costruzioni».

«Nelle pratiche – prosegue l’Arma – i privati omettevano di dimostrare la regolarità urbanistica degli immobili da demolire e, in un caso, avevano addirittura rilasciato false dichiarazioni negli atti notarili»

«Tale sistema permetteva quindi di aggirare i rigidi vincoli imposti nelle aree agricole e assicurarsi la possibilità di costruire circa 1.000 metri quadrati di superficie utile coperta, in un’area del Trasimeno di notevole interesse nel mercato immobiliare».

«Al momento dell’intervento dei militari, circa 100 metri quadrati erano già stati utilizzati mentre altri 900 metri quadrati erano ancora a disposizione per nuove costruzioni. Nel corso degli accertamenti è inoltre emersa anche la costruzione di un immobile di lusso realizzato in zona di inedificabilità perché ricadente nella fascia di rispetto delle aree boscate».

Le cinque persone, tra cui un architetto, dovranno ora rispondere di ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione in materia urbanistica, di falso ideologico da parte di privato innanzi a pubblico ufficiale e false dichiarazioni in pratiche edilizie, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici. «Sotto la lente del controllo – conclude la nota – sono ricaduti anche gli atti emessi da alcuni funzionari del Comune. Le irregolarità sono state segnalate alla Regione, Comune e Soprintendenza per i provvedimenti di annullamento dei titoli abilitativi e emissione dei provvedimenti ripristinatori consequenziali».

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