Il Fai con ‘La ferrovia del centro Italia’ valorizza i borghi nascosti

Sabato alla stazione svelato il pannello informativo. Il 20 luglio sarà la tappa che coinvolgerà la stazione delle Marmore

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Da un’idea nata da una piccola realtà di Rieti, ora alla quarta tappa dopo aver attraversato Lazio e Abruzzo, sabato mattina alla stazione di Terni è stato svelato il pannello informativo per i viaggiatori. Si tratta di un progetto di valorizzazione interterritoriale dell’associazione culturale giovanile ‘Riattivati’, con il contributo del Fai e Intesa Sanpaolo. Il 20 luglio sarà la tappa che coinvolgerà la stazione delle Marmore.

«Questo progetto – ha spiegato Carla Lemmi della delegazione di Terni del Fai – è stato inserito nel censimento de ‘I luoghi del cuore’, che ogni 2 anni organizza il Fai, ed ha ottenuto molti voti. Come Fai abbiamo condiviso l’obiettivo di valorizzare i borghi meno conosciuti, ma ricchi di storia e di cultura». Ad Antonio Spadoni Valloni di Riattivati, il compito di spiegare più nel dettaglio: «Il progetto – ha detto – interessa la tratta ferroviaria Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona e ha l’obiettivo di valorizzare 16 stazioni che sono poste lungo questo percorso grazie a targhe didattiche volte a dare ulteriori informazioni ai viaggiatori sul territorio circostante e rendere il viaggio più coinvolgente. La settimana scorsa abbiamo svelato il pannello a Sulmona, il 1° giungo in contemporanea a Rieti e L’Aquila e oggi siamo qui, purtroppo dispiaciuti perché non vediamo la partecipazione del Comune di Terni, unico al momento a non aver dato il patrocinio all’iniziativa». A Terni assente anche Rfi, sempre presente – secondo quanto riferito – nelle altre città.

L’assessore ai trasporti della Regione Umbria, Enrico Melasecche, ha ringraziato il Fai sottolinenando che «la Regione Umbria in questo momento sta riaprendo tutta la ferrovia centrale umbra, ma è in progetto, insieme alla tratta Terni-Perugia, anche la tratta Città di Castello-Sansepolcro, in Toscana. Abbiamo in animo di realizzare un collegamento fra la linea di cui stiamo parlando oggi e la centrale umbra perché oggi i treni della ferrovia centrale umbra sono necessariamente collegati al quinto binario e non al primo dove parte la Terni-Rieti. Va evitata la rottura di carico, ovvero che i viaggiatori a Terni debbano scendere e cambiare binario. Siamo particolarmente interessati anche al tema, che è più del Fai, di fare in modo che ci siano treni storici che da Sulmona seguano la linea fino a Rieti, vengano a Terni e poi proseguano anche verso l’Umbria del nord. Uniamo una regione in più come l’Umbria con le sue bellezze e la sua storia». La Regione Umbria, ha concluso l’assessore, «è poi particolarmente interessata a riaprire qui rapporti che erano iniziati con il Lazio, solo con Civitavecchia e Viterbo ma ritengo che Rieti sia fondamentale, per cui riprendere il progetto Civiter allargandolo a Rieti per poter discutere dei problemi comuni come l’alta velocità, il turismo, la Terni-Rieti e il raggiungimento del porto di Civitavecchia».


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