Sul trionfo-bis Ferrari a Le Mans c’è la firma di un ingegnere di Sambucetole di Amelia

Gian Marco Barcherini lavora al progetto dall’inizio del 2022. «Quest’anno la pressione era tanta». E anche il fratello Francesco primeggia alla Scuola Sant’Anna di Pisa

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«La vittoria del 2023 (quella della decima corona assoluta, ndR) era arrivata un po’ a sorpresa, peraltro dopo 50 anni di assenza dalla competizione. Questa volta invece la pressione c’era ed era forte. L’obiettivo non poteva che essere il primo posto e credo che meglio di così non potesse andare».

Sventola alta la bandiera dell’Umbria – e in particolare della comunità di Sambucetole di Amelia – sulla straordinaria affermazione della Ferrari e del trio Fuoco-Nielsen-Molina alla 24 Ore di Le Mans. Dove la ‘rossa’ con la 499P e il suo bel ’50’ è arrivata davanti alla Toyota numero 7. Senza dimenticare la terza piazza, sempre del ‘cavallino’, con la vettura 51 dei campioni in carica Giovinazzi-Calado-Pier Guidi.

Insomma, una corsa trionfale e, come detto, l’Umbria è stata protagonista grazie all’ingegnere Gian Marco Barcherini, originario di Sambucetole di Amelia e in Ferrari dal 2022. Le parole in premessa sono le sue, giustamente orgoglioso di una conferma sicuamente meno semplice – viste le attese – della straordinaria vittoria del 2023. E anche quella lo aveva visto pienamente nel progetto: «Sono in Ferrari dall’inizio del 2022, da quando cioè il progetto legato alla storica gara di Le Mans era poco più di una bozza. Non c’erano pezzi, non c’era l’auto, il motore non era pronto. Era l’inizio di un’idea diventata poi trionfale. Con il passare del tempo sono entrato anche nel gruppo-pista e seguo direttamente anche i test».

Gian Marco Barcherini

Gian Marco Barcherini, in Ferrari, fa parte del ‘Dipartimento di elettronica e controlli’: «Il mio ruolo è duplice: «Sviluppare in sede le strategie di controllo, sia per il motore che per la dinamica del veicolo. E poi in pista occuparmi di tutta la messa a punto, dal fine tuning alla calibrazione del software fino alle strategie in centralina».

La sua ‘carriera’ – se vogliamo comprendere anche quella di studente – parte da Terni, dal liceo scientifico ‘Donatelli’ dove si è diplomato. Poi da lì – era il 2016 – la partenza per Bologna per frequentare la triennale in ingeneria meccanica. Conclusa quella, spazio alla specialistica con un corso Muner (Motorvehicle University of Emilia Romagna): un corso magistrale internazionale con specializzazione in ingegneria del veicolo. I partner sono le leggende della motor valley: Ferrari, Lamborghini, Maserati, tutti a caccia di talenti. E Gian Marco era uno di questi: «Nel 2021 ho abbinato tirocinio e tesi presso la Maserati e poi, pochi mesi dopo, sono entrato in Ferrari». La passione è diventata lavoro e il lavoro parla di grandi vittorie, con due titoli leggendari del motorismo internazionale. Ora nuovi obiettivi, nuove ambizioni e una carriera ancora tutta da scrivere.

Ma Gian Marco non è l’unico di ‘casa Barcherini’ a primeggiare: scalpita anche il fratello Francesco, premiato nell’ottobre del 2023 dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come ‘Alfiere del lavoro’, ovvero uno dei migliori studenti italiani. Dopo il diploma, anche lui allo scientifico ‘Donatelli’ di Terni, Francesco è entrato alla Scuola Sant’Anna di Pisa, nella facolta di ingegneria. E la laurea è attesa in tempi-record. Soddisfazioni che riemponono di orgoglio la famiglia, loro, gli amici, gli insegnanti e un’intera comunità.

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