di F.T.
Quel ragazzo gentile e simpatico che si trasforma, di punto in bianco, nel peggiore degli orchi. La serata, l’estate e forse la stessa vita che da quel momento cambia, senza la possibilità di riavvolgere il nastro. Anche se, certo, saperlo arrestato o comunque inchiodato alle proprie responsabilità può far tirare un primo sospiro di sollievo. Ed è questo che i carabinieri della Compagnia e del Reparto Operativo di Terni, di concerto con la procura – pm titolare del fascicolo è Barbara Mazzullo – hanno posto come obiettivo, accanto ovviamente a quello di ricostruire tutti i dettagli della pesantissima vicenda.
Il dramma
Parliamo di una violenza sessuale – stando a quanto denunciato, ma i riscontri dei sanitari dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni sarebbero andati purtroppo nella stessa direzione – con vittima una 19enne di nazionalità italiana, all’interno del parcheggio del parco ‘Chico Mendes’ di Terni nella notte fra sabato e domenica. Un atto che, nei termini riferiti dalla vittima, è stato semplicemente bestiale e che riporta alla mente a certi episodi che la città sta ancora oggi cercando di elaborare a fatica.

Modi gentili per un’azione criminale
Secondo quanto ricostruito, la giovane ha conosciuto quello che si sarebbe poi rivelato un criminale nell’ambito della partecipatissima serata-evento organizzata all’interno del parco del popolare ‘Mare di Terni’, dalla serata di sabato all’alba di domenica. Una festa che ha visto la partecipazione di centinaia e centinaia di persone, molte delle quali giovanissime, con l’alcol – fatti salvi i divieti verso minori e rispetto all’orario – scorso come sempre a fiumi. In un clima comunque di vera festa di inizio estate. Il ragazzo, affabile e dai modi gentili – così viene descritto anche dalle amiche della vittima dello stupro, ad un certo punto avrebbe convinto la giovane a seguirlo all’esterno. Di fronte ad avances sempre più insistenti, a quel punto rifiutate, l’uomo si sarebbe avventato senza alcuno scrupolo sulla 19enne, agendo con una spietatezza da far venire i brividi. Una violenza purtroppo consumatasi completamente e nel giro di pochi ma lunghissimi istanti, intorno alle 4 del mattino.
Prenderlo.
Il resto sono lacrime, dolore, le cure da parte dei sanitari dell’ospedale di Terni con il massimo tatto possibile, vicinanza e tanto amore per una ragazza che, ovviamente scossa e turbata nel profondo, è stata già sentita dai carabinieri per avviare quell’indagine che potrebbe condurre, in tempi brevi, all’individuazione del soggetto. Che sì parlava bene l’italiano, ma che potrebbe avere origini straniere – è questa la prima ipotesi di chi indaga – e non è detto risieda in zona. Al vaglio ci sono i racconti della vittima e dalle stesse amiche, le celle telefoniche, i campioni biologici ed anche le telecamere di sicurezza che potrebbero aver immortalato dettagli essenziali. E poi ci sono le fotografie della serata che vengono passate al setaccio una dopo l’altra. Uno sforzo, quello degli inquirenti, assoluto, per dare giustizia alla ragazza, ai suoi cari e ad una comunità – quella ternana – che tutto avrebbe voluto, salvo che dover fare di nuovo i conti con i peggiori demoni di chi vìola le vite di giovani innocenti, spensierati e nel pieno degli anni.

L’ultima violenza
L’ultimo episodio di tale gravità avvenuto a Terni risale al gennaio del 2018, quando una 48enne di origini marchigiane, residente in città , era stata aggredita e violentata da un soggetto nel buio di piazzale Bosco. In quel caso non si è ancora riusciti a capire chi sia stato e anche di recente il procuratore di Terni, Alberto Liguori, ha avuto parole dure per l’assenza di un’adeguata – e soprattutto funzionante – videosorveglianza che forse avrebbe consentito di chiudere le indagini nel giro di poche ore. Ovvia la speranza che questa inchiesta prenda un’altra piega.