Terni, assestamento bilancio: conseguenze per la mancata attivazione del tutor

Pronto il maxi documento per il confronto in commissione e consiglio: fondo emergenza ‘blindato‘, 670 mila euro in più dall’Imu. Le curiosità

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di S.F.

Marcucci, Stentella e Bordoni

«Per finanziare la quota parte eccedente le maggiori entrate e le minori spese il direttore generale e l’amministrazione comunale hanno fornito specifico indirizzo di non utilizzare il fondo emergenza Terni, valutando positivamente l’opportunità di attingere al fondo di riserva a bilancio 2024 e al fondo passività potenziali accantonato a rendiconto 2023». È un passaggio riportato nell’istruttoria per uno dei passaggi amministrativi di maggior rilievo in questo periodo, vale a dire l’assestamento generale di bilancio con salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2024-2026 del Comue di Terni: l’atto è pronto per la discussione in III commissione e poi in consiglio. Di mezzo ci sono anche le future assunzioni degli operai e la mancata attivazione nei tempi previsti del tutor lungo la Valnerina. Maggiori dettagli emergeranno a stretto giro.

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Le maggiori e minori entrate

Il maxi documento coinvolge in primis la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci – per lei anche un sollecito nei confronti delle direzioni il 7 maggio, c’era fretta evidentemente – e il responsabile del procedimeto, la posizione di elevata qualificazione Andrea Giuseppe Stentella: gli ultimi dati sono giunti il 19 giugno dall’ufficio unico delle entrate comunali e dai lavori pubblici, quindi il via libera. Ovviamente si prende atto dell’assenza di «situazioni atte a pregiudicare gli equilibri di bilancio» e «l’adeguatezza delle previsioni di entrata e di spesa legate all’andamento della gestione». Le richieste più pressanti, considerate indifferibili, sono state finnziate con le maggiori entrate e le minori spese sviluppatesi nel corso del tempo. I residui? Si parla di «generale equilibrio». Ma c’è altro: è in fase di istruttoria una «specifica istanza da rivolgere alla Corte dei conti circa il trattamento dei residui attivi afferenti alla gestione del dissesto, ora tornati in capo all’ente». Vedremo come andrà. C’è inoltre una parziale variazione delle entrate tributarie per ciò che concerne gli accertamenti Imu su mancati versamenti e le sanzioni al codice della strada.

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Le maggiori spese, focus aggio

Tra le partecipate c’è un passaggio rilevante su Terni Reti su input della direzione attività finanziarie: «Emersa la possibilità per il socio unico, Comune di Terni, di ricevere utili di esercizio almeno in linea teorica. Allo stato attuale, in attesa di definire l’an e il quantum, e le eventuali modalità a seguito della definizione della vicenda dei crediti vantati verso la società Udg, si ha particolare premura a suggerire un prioritario reintegro dei fondi passività potenziali/contenzioso, nell’eventualità che si avverino le condizioni della distribuzione utili a favore dell’Ente». Giocoforza torna in auge il Fal, il fondo anticipazione di liquidità: «In assenza di modifiche normative il bilancio dell’Ente dovrà ripianare, in caso di disavanzo tecnico, il debito residuo non recuperato al 31 dicembre 2024 relativo al citato fondo, comportando, per il bilancio dell’ente un appesantimento».

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La mancata attivazione del tutor: conseguenze

Un curioso dettaglio riguarda – non la prima volta che accade – le violazioni al codice della strada. Bene, cosa è successo? C’è una variazione complessiva in diminuzione di ben 490 mila euro, che «impatta non solo sulle entrate ma anche su una minore capacità di spesa vincolata connessa a tali introiti». In generale la previsione di bilancio originaria dovrà essere rivista per un semplice motivo: il ritardo nella messa in funzione del tutor lungo la Valnerina. Come noto non sono stati contratti nuovi mutui e nel documento si parla di una progressiva riduzione del debito residuo di oltre 60 milioni di euro tra il 2012 e il 2024. A dar supporto a Stentella ci hanno pensato Gian Michele Passeri, Marco Gatti, Sharon Costantini e Irma Taliani.

TUTOR IN VALNERINA: L’AFFIDAMENTO E LE FIRME

L’assessore Bordoni con il sindaco Bandecchi

Interessante andare a vedere le maggiori spese inserite nella documentazione. Tra le principali spiccano i 465 mila euro del dg Claudio Carbone per un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, 100 mila euro per rimborsi al concessionario nell’ambito dei tributi, 570 mila euro (esercizio 2025) per l’aggio ai concessionari per le riscossioni (sono per la nuova gara in arrivo ed il rimborso dei tributi inesigibili stimati) ed i 410 mila euro per il 2026. Poi quasi mezzo milione di euro per il servizio mensa delle scuole (2024), 36 mila euro per l’adeguamento della Ztl e della segnaletica, 12.500 euro per interventi urgenti per il settore sanitario (contrasto volatili), 100 mila euro per le manutenzioni ordinarie e le riparazioni, 40 mila per acquisto vernici/materie prime, 50 mila euro nell’ambito dei canili e 158 mila euro per retribuzioni al personale (sempre per l’esercizio 2024).

Minori spese? Ci sono il parco di Cardeto per 180 mila euro (entrata ridotta), 400 mila euro per la manutenzione straordinaria dei cimiteri e 250 mila euro per il fondo di riserva («indirizzi ricevuti»). Tra le maggiori entrate invece in testa ci sono i 670 mila euro dal recupero dell’evasione Imu ed i 242 mila euro per le luci votive, tra le minori spiccano i 219 mila euro in riferimento ancora a Cardeto.

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