Terni: con le Giornate Fai si riscopre la storia. Visite guidate nel weekend

Sabato 23 e domenica 24 marzo l’evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico

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Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: anche a Terni e nella provincia sarà possibile visitare luoghi e monumenti grazie alle guide esperte ed appassionate.

Terni

A Terni le giornate Fai propongono la visita alla chiesa di San Salvatore, il monumento medioevale più caratteristico della città, sorge in pieno centro storico, al margine di uno slargo creato dai piani regolatori urbanistici postbellici nell’area retrostante all’attuale palazzo comunale. La più antica menzione storica riferibile alla chiesa è contenuta nell’elenco dei possedimenti acquisiti dall’abate Berardo I di Farfa nel distretto di Terni tra il 1047 e il 1089. La pianta dell’edificio è estremamente peculiare: una singola navata ripartita in due campate sulla quale si innesta un alto corpo cilindrico con copertura a cupola e terminata da un’abside quadrangolare. Le tre parti architettoniche sembrano presentare caratteristiche eterogenee, per cui la loro datazione e dunque la loro coeva realizzazione è controversa. La parte più singolare è quella cilindrica, la cui cupola presenta al centro un oculo aperto, che richiama architetture classiche come il Pantheon a Roma. Una tradizione erudita ha preteso per secoli di identificare nella rotonda un tempio romano dedicato al Sole, fatto smentito già dalle prime indagini archeologiche compiute nel 1909 dallo storico Luigi Lanzi che ha accertato al disotto dell’edificio l’esistenza di una domus romana dotata di peristilio e impluvium, fiancheggiata da altri ambienti a funzione termale. Sono parzialmente conservati i pavimenti e le murature di quattro stanze adiacenti della domus, per una altezza di 60-80 centimetri: alcune con lacerti della primitiva decorazione ad affresco con motivi di natura geometrica. Ulteriori restauri e scavi archeologici vennero finanziati nel 1968-1970 dalla fondazione Carit. A seguito di tali indagini, è stato realizzato un nuovo solaio pavimentale della chiesa indipendente, poggiato su pilastrini d’acciaio, che lascia accessibili e visibili gli ambienti superstiti della sottostante domus romana. La visita al complesso di San Salvatore, permette, attraverso un’approfondita analisi critica della struttura, di effettuare un suggestivo viaggio nella storia e nell’arte della città di Terni dall’epoca romana al medioevo. Le visite hanno lo stesso orario sia sabato che domenica dalle 10 alle 17, la durata è di 45 minuti, non è richiesta la prenotazione.

Narni

A Narni sarà possibile visitare Villa Valli e l’auditorium dedicato a Mario Bortolotti nella chiesa di Santa Maria Maggiore. La villa Valli è stata fatta costruire alla fine dell’800 dalla famiglia Valli come residenza estiva è immersa in un bosco di lecci. Si compone di una struttura principale, di ispirazione neo cinquecentesca, arricchita da un edificio di servizio con annessa cappella e circondata da un giardino con cedri del libano e palme. Per le giornate del Fai sarà possibile anche accedere all’interno della villa e riscoprire le vicende storiche che hanno visto protagonisti i suoi proprietari, la famiglia Valli annovera fra i suoi membri importanti figure di imprenditori, politici, celebri militari ed esploratori tra i quali Giulio Valli che diede grande impulso alla nascita della Aeronautica italiana. Giulio Valli conobbe Gabriele D’annunzio e durante la vista si potranno vedere le lettere che si sono scambiati. In occasione della giornate fai l’auditorium Mario Bortolotti farà da cornice al concerto della Fanfara dell’accademia Navale in programma per sabato 23 marzo alle 15.30 al termine si potrà visitare l’ex chiesa di San Domenico. Le viste sono in programma solo sabato dalle 15.30 alle 17.

Orvieto

Ad Orvieto sarà possibile visitare l’oratorio di San Giovanni Decollato e la chiesa di Santa Maria del Pianto e l’oratorio di San Giovanni Battista L’oratorio è parte integrante del complesso della Misericordia, costituito dalla chiesa di San Giovanni Battista e dalla chiesa di Sant’Agnese, mentre l’intero isolato era parte dell’antico palazzo della famiglia Caetani poi trasformato in monastero delle monache terziarie di Sant’Agnese. La riconversione in Oratorio avvenne nel 1495 con il Vescovo Della Rovere e nel 1556 venne istituita la Confraternita della Misericordia, di origine fiorentina. Suo fine principale era quello di offrire conforto ai carcerati e ai condannati a morte, trasportare gli infermi, raccogliere le elemosine, seppellire gli indigenti e conferire la dote alle fanciulle povere. L’esterno del complesso consta di un semplice portale in basaltina del 16esimo secolo con al centro la testa del Battista su un piatto e l’iscrizione Confraternitae Misericordiae. Esempio di architettura barocca, presenta un’aula rettangolare con volta a vela su pennacchi e lunette per le aperture, con affreschi del 1666 che raccontano le storie di San Giovanni, opera dell’artista aretino Salvi Castellucci, allievo di Piero da Cortona. Perimetralmente erano disposti i seggi in legno con uno schienale ligneo riccamente decorato datati 1554. Le sedute sono complete di inginocchiatoi, le decorazioni sono a grottesche di finissima fattura sormontate da una trabeazione con scritte che fanno riferimento alla condotta richiesta ai confratelli. L’altare è composto da una mensa con al centro una pala raffigurante la Pietà con San Francesco e Maria Maddalena. Chiuso al pubblico per un lungo periodo, ora, grazie all’interessamento dell’ufficio Beni culturali della diocesi Todi-Orvieto e dell’attuale parroco della parrocchia di Sant’Andrea, sono possibili visite in occasioni speciali. In occasione delle Giornate Fai le visite sono in programma dalle 10 alle 18.30 di sabato 23 e domenica 24.

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