«Ringrazio la mia famiglia, mia moglie, i miei figli che mi sopportano da una vita. Fare questo lavoro ogni giorno sulla strada, non è stato semplice, ti dà molto ma ti toglie anche qualcosa. Sono orgoglioso di quello che ho fatto e lascio con pochi rimpianti e tante soddisfazioni». Il vice brigadiere Mario Palleschi, napoletano doc, venerdì 26 aprile – al compimento del 60° anno di età – lascerà l’Arma dei carabinieri dopo quasi 41 anni di onorato servizio. Negli anni è stato protagonista di tanti episodi, anche meritori e significativi, ma soprattutto di un lavoro quotidiano che spesso passa sottotraccia, ma che è anche più importante delle singole situazioni. In cui comunque non si è mai tirato indietro: si ricordano, fra le altre, la medaglia di bronzo al merito civile – oltre ad un encomio solenne – per aver salvato, insieme ai colleghi, due anziani nel rogo della propria abitazione a San Gemini. Ma anche l’encomio semplice dopo il crollo della gru di piazza Dalmazia, datato 30 luglio 2014, che ne ha evidenziato l’opera. Dal 1996 a Terni, e sempre con il Nucleo operativo e radiomobile della locale Compagnia, il 19 luglio del 2019 Mario Palleschi è rimasto ferito ai piedi a seguito della sparatoria – con successivo arresto del responsabile grazie anche al suo intervento – avvenuta in viale Curio Dentato in pieno giorno. Da allora, oltre a vedersi riconosciuto un altro encomio solenne e il Distintivo d’Onore in quanto rimasto ferito in servizio, ha continuato a servire i cittadini dalla Centrale Operativa del comando di via Radice. Ora è giunto il momento dei saluti, ai colleghi, agli amici e soprattutto alla città dove continuerà a vivere e che anche Mario, con la sua umanità, ha contribuito a rendere un po’ più sicura e serena.