Usl2: in arrivo 32 nuovi infermieri. NurSind: «Ok, ma a Orvieto la situazione è critica»

Assunti a tempo determinato in ospedali e strutture dell’azienda, 145 in tutto in graduatoria. Il sindacato plaude e critica al tempo stesso

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Trentadue nuovi infermieri in arrivo negli ospedali e nelle strutture territoriali dell’Usl Umbria 2: Il direttore generale Piero Carsili ha infatti firmato venerdì la delibera che dispone l’assunzione a tempo determinato dei professionisti. Nello specifico saranno operativi presso l’ospedale di Foligno (5 unità), l’ospedale di Orvieto (9 unità), il distretto di Terni (1 unità), il distretto di Orvieto (1 unità), il distretto di Foligno (4 unità impiegate per il potenziamento dell’attività domiciliare notturna), l’area Sud aziendale (provincia di Terni, 2 unità che andranno a sostituire il personale già individuato per le Cot-Centrali operative territoriali di Terni), l’area Nord aziendale (territori di Foligno, Spoleto, Valnerina, 4 unità che andranno a sostituire il personale già individuato per le Cot di Spoleto), la casa di reclusione di Terni (1 unità).

«Il piano di assunzioni – spiega il dg Carsili – è funzionale al ripristino della forza lavoro nei servizi ove c’è stata mobilità verso le Cot di Terni e Spoleto, al ripristino della forza lavoro che si è ridotta per effetto di cessazioni, al potenziamento dell’organico degli infermieri presso gli ospedali di Orvieto anche in relazione all’avvio di nuove attività e di Foligno, al potenziamento dell’assistenza domiciliare nell’area di Foligno ove viene attivata, in via sperimentale, l’assistenza domiciliare integrata anche per le 12 ore notturne fino al 31/12/2024. Un progetto, quest’ultimo, che riteniamo strategico, che abbiamo presentato alle organizzazioni sindacali di categoria nei primi giorni di aprile e che, come detto, prevede l’apertura dell’Adi h 24, quindi un potenziamento notevole della risposta assistenziale del territorio in favore dei nostri utenti più fragili». Gli uffici dell’Usl, sottolinea Carsili, ha portato a termine in appena 24 giorni (dalla data di pubblicazione del bando alla data odierna di adozione del provvedimento finale) tutta la procedura di reclutamento degli infermieri redigendo una graduatoria di 145 professionisti da utilizzare per le assunzioni.

A quanto reso noto dalla Usl2 fa seguito la posizione del sindacato NurSind di Terni, rappresentata dal seguente comunicato stampa a firma del segretario territoriale Paolo Scaramuccia: «Accogliamo con soddisfazione l’annuncio dell’azienda Usl Umbria 2 riguardo l’assunzione di 32 nuovi infermieri a tempo determinato, destinati a potenziare la dotazione organica nei territori e negli ospedali, inclusi i presidi di Foligno e Orvieto. Apprezziamo l’impegno e la rapidità dimostrati dalla direzione generale nel portare a termine la procedura di reclutamento in tempi brevi – prosegue il NurSind -, consapevoli della necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza (Lea). Tuttavia riteniamo che queste assunzioni a tempo determinato, seppur un passo nella giusta direzione, siano soluzioni palliative non sufficienti a risolvere i problemi strutturali e cronici. La precarietà di questi contratti non offre una soluzione duratura alle gravi criticità operative che continuano a mettere a dura prova il personale infermieristico e Oss. Ad esempio – spiega Scaramuccia – le condizioni di lavoro presso il presidio ospedaliero di Orvieto sono insostenibili: la carenza di personale Oss, specialmente nei turni notturni e pomeridiani, aggiunge un carico di lavoro eccessivo agli infermieri, costretti a svolgere mansioni non loro, portando a demansionamento e compromettendo la qualità dell’assistenza. Questa situazione ha portato a minacce verbali da parte dei parenti dei pazienti, esasperati dall’inadeguata assistenza dovuta alla carenza di organico, creando un rischio crescente di aggressioni fisiche e mettendo seriamente in pericolo la sicurezza del personale. Abbiamo sollecitato un incontro – prosegue il sindacato – con il dirigente del servizio infermieristico (Sitro) per affrontare queste problematiche in modo collaborativo, senza ricevere finora alcuna risposta. Tale silenzio secondo noi rappresenta una mancanza di rispetto verso i professionisti che ogni giorno garantiscono la salute e il benessere dei cittadini. Il presidio ospedaliero di Orvieto è prossimo al collasso se non verranno adottate misure immediate per affrontare la carenza cronica di personale sanitario. Ci si chiede perché molti colleghi infermieri sentano la necessità di ‘fuggire’ da questo presidio e perché nessuno voglia andarci a lavorare. È una domanda che merita risposte urgenti e concrete. Ribadiamo – conclude il segretario Paolo Scaramuccia – che è necessario un intervento strutturale e permanente, che includa assunzioni a tempo indeterminato, per garantire una stabilità lavorativa che possa davvero migliorare il benessere del personale e la qualità dell’assistenza sanitaria. Solo attraverso azioni concrete e durature si potranno affrontare e risolvere le criticità che mettono a rischio l’efficacia e la sostenibilità del nostro sistema sanitario. Chiediamo con forza alla direzione della Usl Umbria 2 e alle istituzioni della Regione di prendere atto della gravità della situazione e di agire di conseguenza. Il benessere del personale infermieristico e la qualità dell’assistenza sanitaria devono essere priorità assolute. Se non verranno intraprese azioni concrete atte a migliorare il benessere lavorativo del personale infermieristico, e di conseguenza la qualità dell’assistenza erogata, il NurSind si riserva di segnalare la situazione alle autorità competenti e di proclamare lo stato di agitazione del personale».

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