La vittoria a un passo, con il traguardo a pochi metri. Poi i crampi, l’improvviso stop e l’avversaria che, mettendo da parte l’agonismo e la voglia di vincere, si ferma attendendo che la rivale si riprenda per ‘accompagnarla’ e lasciarle il successo. Protagonista del gesto di fair play, durante la ‘Maratonina città di Pistoia’, Ruth Chebitok dell’Athletic Terni.

Rispetto e fair play La ruandese Claudette Mukasakindi, dopo una rimonta impegnativa, era riuscita a staccare nell’ultimo chilometro di gara la kenyana dell’Athletic Terni. Ma quando la vittoria sembrava ormai cosa fatta la Mukasakindi si è bloccata pagando l’estenuante inseguimento, fermandosi con i crampi ai polpacci che le impedivano di correre a cinque metri dal traguardo. A quel punto la Chebitok, che era staccata di pochi secondi e aveva la possibilità di superarla e di andarsi a prendere la vittoria, ha iniziato a correre sul posto incitando l’avversaria a riprendere. Sono trascorsi secondi fra l’incredulità del pubblico, quindi, con grande fatica, la ruandese è riuscita a fare gli ultimi appoggi che la separavano dal traguardo con alle sue spalle la nostra atleta in ‘surplace’.
Un gesto da premiare L’assessore allo sport del comune di Terni Emilio Giacchetti ha invitato l’atleta per premiarla per questo bellissimo gesto, che contrasta sicuramente con quanto si vede spesso in altre discipline sportive. E anche il presidente della Fidal Umbria Carlo Moscatelli si è unito sottolineando «come l’atletica sia una disciplina unica che regala momenti di fair play come quello compiuto dalla ragazza dell’Athletic Terni, che ha rinunciato anche ad un premio migliore»