Ci hanno messo qualche ora, ma dopo la ‘sollevazione’ sui social provocata dall’infelice uscita di Paolo ‘Pau’ Bruni, durante il concerto a Gubbio, arrivano le scuse.
Le scuse A farle è proprio il frontman, sulla pagina Facebook dei Negrita: «Ciao a tutti. Mamma mia che polverone! Ieri ho guidato per 13 ore e non ho potuto seguire bene il putiferio che si è scatenato qua dentro. Chiedo SCUSA a tutti i Ternani. Ho sbagliato e non succederà più. Non era mia intenzione offendervi e neanche offendere la vostra città. Non ho niente contro Terni. Figuriamoci! Aggiungo solo che la frase incriminata ha fatto parte di uno spirito ironico che da sempre è compreso nel nostro modo di fare e di essere, che di solito punta a far sorridere le persone e che sempre genera una buona vibra tra noi e chi ci ascolta. Mai con cattiveria. Mai con l’intenzione di ferire. Spiace solo che tutto questo sia venuto fuori a distanza di 6 giorni dal concerto. Poteva finire lì. La sera stessa. Era una bischerata fine a se stessa. Fuori luogo, ma innocentemente fine a se stessa. Invece qualcuno ha preferito ingigantirla postandola a distanza di giorni su siti locali dove il campanile è importante. Fomentando. Tant’è… Ci sta. La vita è bella perché è avariata. Dice un mio amico. Chi ci conosce sa come siamo e cosa pensiamo veramente. Ancora scuse a chi si è sentito offeso. Pau».
Un commento Pau, nella sua autodifesa, tra le altre cose dice: «Era una bischerata». Ecco, se si fosse limitato a quello, forse…