Un’intesa che punta a rafforzare la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di corruzione nell’ambito della pubblica amministrazione: lo hanno sottoscritto mercoledì mattina il sindaco e presidente della provincia di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e il procuratore della Repubblica, Cesare Martellino.
IL PROCURATORE SPIEGA I CONTENUTI DELL’INTESA
La Procura «L’accordo – ha spiegato Cesare Martellino – va a sancire un rapporto di collaborazione strutturato e ancor più diretto con gli enti locali. La Procura metterà a disposizione strumenti formativi, dati, informazioni e anche un magistrato che si occuperà di curare le relazioni con le istituzioni impegnate nella prevenzione dei fenomeni corruttivi. Si tratta di un passo importante nell’ambito del contrasto ai possibili reati».
Gli enti locali «Dopo l’emanazione della legge Severino – ha detto Leopoldo Di Girolamo – gli enti locali hanno istituito – è il caso del Comune di Terni – un Nucleo operativo anti corruzione con un responsabile che è il segretario generale dell’ente. Il compito è di valutare una parte degli atti emanati, la norma prevede almeno il 10% ma a Terni – ha detto il sindaco – siamo intorno al 20%, con l’obiettivo di cogliere eventuali elementi di dubbia regolarità . Non solo reati ma anche problemi di carattere procedurale e amministrativo».
Collaborazione Un controllo, quello del Nop, che porta con sé anche una diminuzione dei ricorsi. «Il segretario comunale Giuseppe Aronica – ha spiegato il primo cittadino – in questi anni ha costruito un rapporto di collaborazione con la procura che ha permesso di acquisire competenze importanti nell’ambito del contrasto alla corruzione. Il protocollo rende tutto ciò più strutturato e solido, grazie anche all’individuazione di procedure standardizzate e condivise».
Deterrente L’accordo ha durata triennale e prevede anche la costituzione di un ‘collegio di vigilanza’, presieduto dal procuratore capo, per monitorare le attività e individuare i possibili sviluppi futuri. «Crediamo che tutto ciò possa rappresentare un deterrente ulteriore – ha aggiunto Di Girolamo – per scongiurare elementi di distorsione e corruzione a cui il nostro Paese, come dimostrano le cronache, non è affatto immune».
Trasparenza Sul tema degli appalti, l’opinione del procuratore Cesare Martellino è che i fenomeni di illegalità si possano contrastare anche «pubblicando gli elenchi di tutti i soggetti che hanno partecipato a bandi e affidamenti diretti. Attraverso la trasparenza, e illustrando le ragioni delle singole scelte, si possono sicuramente ottenere progressi nella prevenzione dei reati collegati all’amministrazione della cosa pubblica».
Il trasloco Dal sindaco e dal procuratore è giunto anche un commento sul recente trasloco della Procura – effettuato a spese del Comune – dalla sede di corso del Popolo a palazzo Gazzoli: «Comune, Regione, Ater e ministero della Giustizia – ha spiegato Leopoldo Di Girolamo – hanno collaborato per risolvere un problema di spazi che era emerso con evidenza dopo l’accorpamento dei tribunali di Terni e Orvieto. Lo spostamento è stato celere e ha ridotto al minimo i disagi per magistrati, personale e utenti». Sulla stessa linea Cesare Martellino che sottolinea «il risparmio economico derivante dall’operazione, visto che gli ufficiali giudiziari e il giudice di pace hanno potuto trovare posto in tribunale, liberando immobili i cui canoni di affitto rappresentavano un’uscita di non poco conto (la spesa per gli uffici del giudice di pace si attestava sui 10 mila euro mensili, ndR)». Sul piano operativo va registrata un’ulteriore novità , visto che dal 1° settembre la gestione degli uffici giudiziari non sarà più a carico degli enti locali, ma passerà al ministero della Giustizia.