Polizia nella sede di Umbria Mobilità

Perugia, la squadra Mobile ha acquisito documenti e sequestrato personal computer su disposizione della Procura di Perugia

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Hanno acquisito documenti e sequestrato alcuni personal computer, gli agenti della squadra Mobile che da martedì mattina stanno operando all’interno della sede di Umbria Mobilità e negli uffici di Busitalia, a Perugia. L’acquisizione riguarderebbe documenti relativi all’attività dell’azienda negli anni 2011 e 2012.

Le indagini La perquisizione è stata eseguita dagli agenti, su ordine della procura della Repubblica di Perugia. Attraverso i documenti e i computer sequestrati, uniti alle testimonianze, gli inquirenti puntano a fare luce sul rapporto fra l’azienda nata nel 2012 dalla fusione fra le realtà operanti sul territorio regionale: APM, ATC, S SIT e FCU e di proprietà di Busitalia – Sita Nord. Sotto la lente anche una delle sue controllate: la Ishtar Scarl con sede a Perugia.

M5S «Il Movimento 5 Stelle da il benvenuto alla Guardia di Finanza nella sede di Umbria Mobilità e negli uffici di Busitalia», commentano i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S). «Fonte di esecrabili buchi finanziari, nonché di autentiche voragini cui tutti i cittadini umbri sono stati chiamati a intervenire per il risanamento dovuto alle gravissime responsabilità di pochi dirigenti. Sono anni che, dall’Umbria intera, il Movimento 5 Stelle denuncia una ‘mala gestio’ senza fine, fatta di troppi sprechi e di pericolosi, quanto antieconomici, intrecci tra un pubblico colabrodo e avidi privati. Tutto questo processo, proseguito per anni e decenni nell’indifferenza del regimetto umbro, ha comportato non solo il progressivo scadimento della qualità dei servizi per lavoratori, studenti e turisti, ma anche la devastante prevalenza della gomma sul ferro, come pure dimostra l’opaca svendita in atto della morente ex FCU a Rete Ferroviaria Italiana, controllata da FS, ultimo segnale del naufragio definitivo delle politiche trasportistiche regionali: anzi, possiamo ben dire che, 46 anni dopo la costituzione della nostra Regione, la situazione generale al riguardo sia solo peggiorata, come indica lo sfascio generale delle infrastrutture e dei relativi servizi in Umbria. Il M5S aveva già inviato alle autorità competenti un primo esposto in merito alla gravità delle condizioni di Umbria Mobilità: per questo non possiamo che rallegrarci delle verifiche odierne in atto. E’ ora che sia fatta piena luce».

Ugl Umbria «La ‘visita’ della polizia alla sede di Umbria Mobilità: che giungano al pettine i nodi da tempo segnalati, spesso in solitudine?», commenta il segreteria regionale Ugl Umbria, Roberto Perfetti. «La nascita di Umbria Mobilità ha sempre avuto lati oscuri, soprattutto a Terni, unico comune di quelli coinvolti nel progetto di costruzione della holding del trasporto pubblico locale a non partecipare direttamente nel capitale sociale ma per interposta persona attraverso una nuova Atc Spa, peraltro fatta sorgere ad hoc senza che mai il consiglio comunale di Terni, principale azionista della stessa, si sia mai espresso in merito. Lacune, dubbi, sospetti che hanno caratterizzato le fasi successive, quella della vita della vera e propria Umbria Mobilità Esercizio che ha avuto pesanti ripercussioni sulle maestranze tutte. Confidiamo che il lavoro della Procura della repubblica presso il Tribunale di Perugia possa portare un po’ di luce sul passato e un po’ di speranza per il futuro». Ugl Umbria, dopo le vicissitudini nazionali «è tornata pienamente operativa, si comunica che in merito alla acquisizione di documenti operato dalla polizia nella mattina di martedì 5 aprile presso gli uffici di Umbria Mobilità, la segreteria regionale dell’Ugl nel suo complesso è a disposizione degli inquirenti per informazioni e delucidazioni».

Aggiornamenti a seguire

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