Stroncone, incendio alla Celi: è giallo

Terni, l’azienda è in crisi ed è al momento è ferma per uno sciopero generale proclamato dai sindacati

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Incendio Celi10Un vasto incendio è divampato – intorno alle 3 e mezzo della notte tra venerdì e sabato – alla Celi di Vascigliano di Stroncone. L’azienda, al momento, non è attiva in quanto da qualche giorno è in corso uno sciopero generale. In corso le indagini da parte della polizia giudiziare dei vigili del fuoco.

LE FOTO DELL’INCENDIO

Vigili del fuoco al lavoro Sul posto si sono portate tutte le squadre disponibili dei vigili del fuoco di Terni – presente anche il comandante – alle quali si è aggiunta quella di Amelia. Alla Celi sono arrivati anche i carabinieri e gli uomini della polizia locale. Anche l’Arpa si è già attivata per effettuare dei prelievi di aria e di terreno per le indagini ambientali.

IL VIDEO DELLA CELI BRUCIATA

Incendio Celi6I dettagli Le fiamme hanno aggredito il magazzino di stoccaggio delle materie prime e delle vernici della Celi – la struttura è gravemente danneggiata – hanno distrutto alcuni mezzi da lavoro (furgoni e muletti) ed hanno anche lambito un adiacente rimessaggio di camper e roulotte già interessato da un altro incendio, quello della Cores-Corecom, avvenuto qualche mese fa. Qualche mezzo ha subito danni.

Le operazioni Intorno alle 8.30 di sabato mattin le fiamme sono state completamente domate, ma i vigili del fuoco continuano ad irrorare l’area per raffreddare il materiale bruciato, che dovrà poi essere ‘smassato’ per la successiva bonifica.

Indagini a tappeto Intorno alle 18 di sabato pomeriggio i vigili del fuoco hanno terminato l’opera di smassamento, la verifica delle strutture e dei danni. All’interno del capannone, oltre al legname, c’erano due camioncini e due carrelli elevatori. Fra i mezzi andati distrutti, anche un’auto d’epoca – una Fiat Balilla – del precedente proprietario dell’azienda. Le indagini sull’origine del rogo proseguono e al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, neppure – ovviamente – il dolo. «La cosa è difficoltosa – spiegano dal comando provinciale di via Proietti Divi – in quanto l’incendio si è sviluppato in piena notte e si è subito generalizzato a tutto il capannone a causa della grande quantità di materiale immagazzinato».

La Celi Un dubbio inquietante prende intanto forma. La Celi, infatti, al momento non è attiva. Dopo mesi di tira e molla, con l’azienda – che lavora in un settore di ‘nicchia’, producendo arredi per imbarcazioni di lusso, ma anche per strutture fisse di alto livello – che era stata presa in mano da una proprietà diversa, ma senza che questo provocasse le ricadute positive promesse; si era arrivati, nei giorni scorsi, alla proclamazione – da parte della Fillea Cgil – dello sciopero generale ad oltranza, «a seguito del mancato pagamento delle retribuzioni di ottobre e novembre 2015» e più in generale per una gestione aziendale che il sindacato definiva «disastrosa», caratterizzata da «bugie, approssimazione e impegni disattesi».

Incendio Celi2La denuncia Tanto che il sindacato era arrivato a denunciare la mancanza «anche del più piccolo investimento per garantire l’efficienza della strumentazione necessaria alla produzione, alla salubrità dell’ambiente di lavoro e alla sicurezza/incolumità dei lavoratori. Manca perfino l’acqua potabile e risulta che l’azienda abbia un forte ritardo nel pagamento dell’affitto del capannone, motivo per cui potrebbe essere estromessa dallo stesso in qualsiasi momento per morosità». E adesso le fiamme se ne sono mangiate un pezzo.

Il sindacato In merito all’incendio, Cristiano Costanzi, segretario generale della Fillea Cgil di Terni, ha fatto pervenire una dichiarazione:  dichiarazione: «L’incendio che si è verificato all’interno di un magazzino del sito industriale della Celi Deen Production di Vascigliano di Stroncone, pur non interessando direttamente il ciclo produttivo, non fa che accrescere le nostre preoccupazioni rispetto alla già critica situazione dell’azienda. Oltre al futuro occupazionale dei circa 30 lavoratori coinvolti, è evidentemente in gioco anche la loro salute e sicurezza. Come Fillea Cgil di Terni, in attesa che si faccia chiarezza sulle cause dell’incendio, siamo già impegnati nella tutela a 360 gradi dei lavoratori coinvolti, sia dal punto di vista della continuità occupazionale, che da quello della integrità e salute personale».

 

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