di S.F.

Terza sconfitta di fila, secondo derby stagionale perso, ‘smacco’ sugli spalti e conclusione di giornata con pullman rossoverde accerchiato – e colpito – dagli inferociti supporter delle ‘Fere’. E alla fine la società di via Aleardi comunica la decisione: «A partire da domani, lunedì 7 marzo, la Ternana sarà in ritiro a Norcia per preparare nel migliore dei modi il prossimo impegno di campionato con il Latina». La nota è laconica e non dice altro, ma è chiaro che altro c’è. Ci deve essere. Per ora, però, si va in ritiro tutti insieme.

Una profonda spaccatura Un 5 marzo che difficilmente Breda, Ceravolo e compagni dimenticheranno: un giorno e una partita con il Perugia che ha segnato una nuova, profonda spaccatura tra la piazza e la squadra. E l’impressione è che non ci saranno vittorie o gol che possano sancire la ‘pace’, quantomeno nel breve periodo. D’altronde il tecnico veneto lo aveva detto: «Se perdiamo si azzera tutto». E questo, nel rapporto con la piazza, è accaduto: in questi casi servirebbe massima compattezza per uscire dal tunnel, la sensazione è opposta. E intanto da Roma tutto tace sponda Longarini.
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È bastato un tiro di Prcić – l’unico di una certa pericolosità del ‘Grifo’ – a spaccare il rapporto tra squadra e tifoseria. Una frattura che appare a questo punto insanabile nonostante la buona partita della Ternana per larghi tratti del match: infelice il tentativo in ‘lob’ di Ceravolo solo davanti a Rosati, poi un’altra buona chance per la punta calabrese e il colpo di testa sotto misura di González. Per concentrazione e corsa i rossoverdi sono rimasti in gara – dando l’impressione di poter sbloccare il punteggio a proprio favore – durante tutto il primo tempo e parte del secondo, approfittando di un ‘Grifo’ contratto, evanescente e impreciso. C’è però il risultato finale e, come ribadito Breda al termine dell’incontro, conta quello.
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Cambi decisivi in negativo per la Ternana. Palle perse e incertezze per Gondo, ‘buco’ per Zampa – rivedibile anche l’attuazione di Furlan nella circostanza, troppo schiacciato sulla linea difensiva – in occasione della marcatura di Prcić: facile per il francese prendere la mira e battere l’incolpevole Mazzoni. Straordinaria la prova – fantastica la forma fisica del romano – di Manuel Coppola: sia tecnicamente che in termini d’aggressività il centrocampista ex Catania è stato il migliore della Ternana, garantendo dinamicità nelle transizioni offensive e buona copertura alla retroguardia.
ROBERTO BREDA AL TERMINE DEL MATCH, VIDEO
Bene anche González L’uruguaiano ha vinto il duello con Ardemagni, di fatto annullato dal difensore ‘celeste’: l’attaccante lombardo si è reso pericoloso solo nella ripresa con un colpo di testa alto, mentre a mettere i brividi a Mazzoni ci aveva pensato in precedenza Meccariello, ancora protagonista di una deviazione aerea insidiosa nella direzione sbagliata.
‘FERE’ SOTTO LA CURVA AL TERMINE DEL MATCH: NIENTE MAGLIE
La tattica di Bisoli ha pagato in riguardo a Falletti. ‘El Baxho’ ha vissuto nel fortino biancorosso – da salvare lo spunto nella ripresa – una delle peggiori giornate della stagione: difensori e centrocampisti biancorossi hanno fatto capire fin da subito le loro intenzioni nei confronti del 10 rossoverde, di fatto facendo sentire tacchetti e fisico alla minima occasione per spegnere sul nascere le possibili invenzioni del capocannoniere della Ternana. A lanciare il Perugia verso la vittoria è stata tuttavia l’espulsione di Valjent: fascia sinistra delle ‘Fere’ ancora una volta incisiva, ma in sfavore. Altermine del trittico, con 0 punti sui 9 a disposizione, il bilancio dello slovacco nel ruolo non può che essere in deficit. A livello coreografico – magrissima consolazione per il pubblico di fede rossoverde – la sfida è stata vinta dagli oltre 1150 tifosi delle ‘Fere’.
Giornata storta Una sconfitta che brucia: ««Difficile commentare la partita. Grande rammarico – le parole di Ceravolo – per quello che abbiamo dato: al Perugia non è stato concesso nulla, ma alla fine conta il risultato e siamo molto amareggiati. Dispiace perché volevamo far diventare importante questo giorno».
Grandi uomini e bellezza Nel primo tempo ha avuto la chance per portare avanti le ‘Fere’. Ma quel tentativo di ‘lob’, preferito alla potenza, ha favorito l’intervento di Rosati: «Sulla prima occasione – ammette il calabrese – ho mancato di cattiveria, è vero. Al di là di quella penso che siamo stati belli: sembrava che giocassimo in casa e il Perugia era timoroso. Ripeto, conta il risultato: servono poche parole e grandi uomini, non veniamo da un periodo facile ed è in questi momento che escono fuori».
Mutismo Morale tutto da ricostruire in vista della sfida salvezza con il Latina: «In questa squadra ci sono grandi uomini, ma ci dobbiamo svegliare. La piazza – conclude Ceravolo – non merita questa situazione: adesso inizia una settimana delicata, occorre stare zitti e pedalare». Difficile immaginare un incremento di spettatori al ‘Liberati’ per la sfida ai pontini, anzi. Si riparte dagli insulti, dai «vergognatevi» e da – una minima parte – dall’inciviltà. Dei metodi che di certo aiuteranno la squadra a riprendersi da questo buio momento.