Un calvario iniziato nel 2009 all’interno del tunnel Tescino, dove Alessandro Ridolfi – tecnico 42enne, responsabile della sicurezza degli esplosivi nel cantiere della Terni-Rieti – era entrato a contatto con la ‘pioggia’ che per diverso tempo ha continuato a filtrare dalle pareti del tunnel. L’uomo ha denunciato di essersi ammalato proprio lรฌ, affetto, ancora oggi, da unaย โdermatite eczematosa corrosivaโ che gli ha reso la vita impossibile, fino a renderlo invalido al 20%.
Indagati In seguito all’esposto del professionista, il sostituto procuratore Elisabetta Massini ha avviato un’indagine che ha portato all’iscrizione di tre persone nel registro degli indagati: lโamministratore unico, il direttore di cantiere e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione della Terni-Rieti Scarl. Tutti accusati di lesioni personali aggravate.
Udienza preliminare Per tuttiย e treย la procura ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare รจ stata fissata per il 30 settembre di fronte al tribunale di Terni. Per la procura, i tre avrebbero ยซomesso di comunicare al Ridolfi [โฆ] che le infiltrazioni di acqua allโinterno della galleria contenevano cromo esavalente, mercurio, piombo, rame e cadmio nonostante la circostanza fosse nota quantomeno dal 16 marzo del 2009, cosรฌ determinando le lesioni per la permanenza prolungata allโinterno della galleria senza alcun dispositivo di protezione individuale idoneo e senza alcuna informazione sulla composizione dei liquidi con cui veniva a contattoยป.