Terni, pure i pensionati attaccano il Comune

I sindacati chiedono «il rispetto degli accordi siglati e che le linee politiche dell’Anci Umbria non vengano snobbate»

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«La volontà dell’amministrazione comunale di Terni, per voce del suo sindaco, di non rendere esigibile il percorso concertativo con le organizzazioni sindacati dei pensionati, riferito al confronto sulla contrattazione sociale e bilancio di previsione per l’anno in corso – scrivono Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – lascia in noi perplessità e amarezza».

L’intesa Un anno fa, ricordano i sindacati, «poco prima delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Terni, siglammo con l’allora giunta comunale di centro sinistra, guidata dall’attuale sindaco Di Giolamo, un intesa dove venivano concordate alcune delle linee guida a tutela delle fasce più deboli della città, in particolare pensionati e pensionate, poi raccolte dal consiglio comunale di allora con l’approvazione del bilancio di previsione 2014 del Comune di Terni. Avviammo un percorso che ritenevamo strategico nell’affrontare insieme le problematiche stringenti di migliaia di nostri cittadini alle prese con gli effetti della crisi; percorso tra l’altro sperimentato e portato a sintesi in tanti altri Comuni della nostra Provincia come Orvieto, Narni, Amelia ed altri».

L’accordo Amministrazioni, ricordano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, «anche queste, alle prese con i continui tagli ai propri bilanci da parte del governo centrale, ma con la volontà, poi messa in pratica, di trovare insieme ai corpi sociali delle proprie comunità risposte utile e condivise per alleviare e dove possibile migliorare, le condizioni di tanti loro cittadini». Un percorso, insistono, «tra l’altro ribadito nei giorni scorsi dall’accordo tra Anci Umbria (dove il Comune di Terni non gioca un ruolo secondario) e organizzazioni sindacali di questa Regione: un documento che richiama un lavoro comune, forze sociali e amministrazioni locali umbre, allo scopo di ricercare soluzioni condivise per arginare gli effetti devastanti di una crisi, sociale ed economica, sempre più pervasiva».

I problemi Le intese raggiunte altrove, rincarano la dose i sindacati dei pensionati, hanno permesso di ottenere risultati soddisfacenti in relazione a problematiche quali «povertà, tasse locali, lotta all’evasione fiscale, politiche del sociale. La parte dell’amministrazione comunale di Terni di non condividere quanto sopra, ma solo di comunicare, ci pare un’opzione non condivisibile e tutta in solitudine. Legittima per carità, ma strategicamente di corto respiro e chiusa esclusivamente nelle stanze della politica».

La richiesta Ribadendo la propria autonomia, i sindacati chiedono «il rispetto degli accordi siglati con le parti sociali e che questi non durino per il tempo breve di un rinnovo elettorale; inoltre che le linee politiche dell’Anci Umbria, concordate con i sindacati confederali e dei pensionati, non vengano snobbate dall’amministrazione della seconda città della Regione. Se ciò non avvenisse saremo costretti a far valere quanto già conquistato».

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