di Fra.Tor. e S.F.
Il vescovo che lascia, da solo, la basilica di San Valentino – presidiata dagli ultras della parrocchia che gli hanno impedito di portare in processione le reliquie del santo fino in Duomo – che sale in macchina e che fa dire: «Per noi la serata si è conclusa così. il programma in Cattedrale rimane lo stesso», è la drammatica conclusione di un autentico venerdì di passione.
La protesta Se dicesimo che non si fosse tutti in attesa che ‘succedesse qualcosa’, mentiremmo spudoratamente. Ma da qui a prevedere che la cosa assumese i toni della ragedia, ce ne corre. Eppure è quello che è successo, in questa serata che ha provocato una lacerazione profonda all’interno della Chiesa ternana. Una ferita che sarà difficile far rimarginare. I fedeli – che sin dall’inizio si sono opposti, a parole, al ‘trasloco’ delle reliquie di San Valentino – hanno vinto una battaglia. E con loro il parroco, che pure ad un certo punto a cercato di mediare e di evitare che lo strappo definitivo si consumasse. San Valentino è rimasto in cattedrale. Ma l’impressione è che la cosa non sia finita qui.
IL FOTO-RACCONTO DI ALBERTO MIRIMAO
Protesta clamorosa Tutti attorno alla teca, con il rosario in mano e preghiere ad alta voce, fino a coprire quella del vescovo Giuseppe Piemontese che ha cercato, inutilmente, di spiegare e spiegarsi. Il faccia a faccia in basilica è andato avanti per ore. Ognuno dalla propria ‘parte’, con toni civili, ma decisi, tanto che gli agenti della polizia di Stato e della municipale hanno tenuto sempre d’occhio la situazione.
Vescovo contestato Secondo i fedeli, padre Giuseppe Piemontese vorrebbe portare il santo in cattedrale «solo perché lì – gli hanno rinfacciato – non va nessuno mai a pregare. A far accadere tutto ciò è stato lui, il vescovo, che ha sempre evitato il confronto. E queste sono le conseguenze, anche se una partecipazione simile non ce la saremmo mai aspettata. Segno di quanto sia amato il nostro santo».
La proposta Il vescovo Piemontese, nel pieno del confronto con i fedeli imbufaliti, si è detto «disponibile a far celebrare la messa domenicale nella basilica. Sono comunque disposto a dimenticare tutto, se permetterete il trasferimento delle reliquie». Una proposta che è caduta nel vuoto.
DURO FACCIA A FACCIA TRA VESCOVO E FEDELI – IL VIDEO
Il parroco Don Bose, il parroco, ha cercato di trovare il modo di uscire da una situazione che, forse, nemmeno lui pensava potesse arrivare a quel punto: «Ormai è tutto pronto – ha provato a dire – avete espresso il vostro desiderio, noi ne parleremo con il vescovo. Quest’anno cerchiamo di collaborare. Facciamo questo gesto, ormai il nostro compito è far fare la festa come organizzata. Per prossimo anno vediamo come fare, parleremo con il vescovo sperando che ci ascolti».
LA MEDIAZIONE FALLITA – IL VIDEO
La rottura Padre Piemontese ha provato a prendere la palla al balzo: «Io prenderò in considerazione le vostre proposte per il futuro, altro però non posso dire», ma incassando solo altre proteste: Ci ha presi in giro, lei ci lei ci rovina la festa. Ci porta via il santo».
I fedeli irremovibili La situazione non poteva evolvere positivamente: i fedeli erano decisamente irremovibili e, addirittura, ogni tentativo di riaprire la discussione sembrava alimentare un fuoco sempre vivo di suo.
UNA FEDELE FELICE PER IL RISULTATO
La decisione Ed è stato quando ha capito che non ci sarebbe stata possibilità di mediazione che il vescovo ha rotto gli indugi: «Vi ho dato un ordine e non lo avete eseguito – il tono non era per niente accomodante – vuol dire che me ne vado io. Ma a questo punto ritiro la promessa: il giorno di san Valentino, in questa chiesa, non ci sarà nessuna messa». Poi è salito in macchina ed è andato via. San Valentino no.
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