
Hanno chiesto, hanno aspettato, hanno ascoltato le promesse. Poi, visto che il tempo passa senza che succedesse niente, gli studenti dell’istituto ‘Casagrande-Cesi’ di Terni hanno deciso che era il caso di passare alle vie di fatto.

Il corteo Che, come sempre in questi casi, significa solo una cosa: si ‘sciopera’, non si entra in classe e si manifesta: corteo (tra le 200 e le 250 presenze) per le vie della città – con slogan tipo «accendete i termosifoni», tanto per far capire di che si tratta – e puntata in Prefettura. Dove hanno esposto le proprie ragioni.
LORENZO MORICONI SPIEGA LE RAGIONI DELLA PROTESTA – IL VIDEO

Le motivazioni Gli studenti del ‘Casagrande-Cesi’ hanno le idee chiare: le promesse ricevute, ormai, è tempo che vengano tradotte in atti concreti. Loro, alle parole, non credono più. Alle 9.45 il via al confronto – in quattro ad essere ricevuti – con la dirigente Donatella Venti e la funzionaria amministrativa Sabrina Borghi.
Faremo la nostra parte «Abbiamo esposto le motivazioni che ci hanno portato a questa manifestazione – ha spiegato poi Lorenzo Moriconi, uno degli studenti che hanno fatto parte della delegazione – e ci è stato assicurato che entro la fine di gennaio i problemi più gravi saranno risolti. Noi studenti, anche per dare dimostrazione di quanto ci stia a cuore la nostra scuola, ci siamo impegnati a collaborare nelle operazioni di tinteggiatura delle pareti delle classi».
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