Terremoto, l’Umbria continua a tremare

Scossa di magnitudo 3.9 all’ora di pranzo. Al terremoto dedicato uno specifico paragrafo del Documento di economia e finanza regionale. Marini: «Attenzione doverosa»

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Una nuova scossa, di magnitudo 3.9 – registrata alle 12,52 con epicentro a quattro chilometri da Norcia, a dieci da Castelsantangelo sul Nera e ad una profondità compresa tra i 9 e i 10 chilometri – accompagnata, prima e dopo, da una lungo ‘sciame’, ha di nuovo fatto tremare forte i cuori delle persone, oltre che tutto il resto, nelle zone già duramente colpite dal sisma.

presentazione-defr-1Il Defr Uno specifico paragrafo dedicato al terremoto ed alle azioni da mettere in campo per sostenere la ricostruzione e l’economia delle zone colpite dal sisma: è quanto caratterizza l’edizione 2017/2019 del Documento di economia e finanza regionale (Defr) dell’Umbria illustrata mercoledì mattina, a palazzo Donini, dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, nel corso dell’incontro di concertazione con le parti sociali, a cui hanno partecipato anche gli assessori regionali allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, e alle riforme Antonio Bartolini che hanno illustrato in dettaglio le misure di loro competenza.

terremoto-frascaro1-s-maria-della-cona-xvi-secoloIl terremoto La straordinarietà dell’evento sismico che ha colpito l’Umbria «quando il Defr era in avanzato stato di elaborazione – ha spiegato la presidente Marini – ha trovato uno specifico spazio nel documento che per il resto ricalca invece la struttura del precedente, articolandosi in cinque aree su cui declinare le politiche di sviluppo regionali: istituzionale, economica, culturale, territoriale, sanitaria e sociale, con una forte integrazione fra attività programmate e risorse finanziarie, ovvero tra la dimensione strategica e quella più strettamente di bilancio, anche tenendo conto della progressiva riduzione di risorse statali derivanti dai provvedimenti nazionali di taglio della spesa e di pareggio di bilancio».

I DETTAGLI DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE

norcia-san-pellegrino-terremoto-sisma-vigili-del-fuoco-2La programmazione Un capitolo sul sisma, ha detto Marini, «era necessario e doveroso. Sul sima, le cui conseguenze impattano trasversalmente su altre politiche regionali, intendiamo costruire politiche di ripartenza e sviluppo che guardano alla regione nel suo complesso e non si focalizzano solo sull’attività di ricostruzione. Vogliamo operare una riflessione generale sull’intera regione che impone una nuova modalità di programmazione rispetto ad uno scenario che è mutato, sia nell’ambito delle infrastrutture che dei diversi comparti dell’economia, a cominciare dal turismo, sia in materia di prevenzione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato. In questo quadro un ruolo importante verrà anche dalla riprogrammazione delle risorse comunitarie a dai 300 milioni di euro di fondi strutturali recuperati dal Governo e stanziati, prima del 30 ottobre, in favore delle Regioni colpite dal sisma. Risorse che noi immaginiamo di utilizzare su azioni operative di intervento rivolte alle attività del sistema economico e produttivo umbro».

presentazione-defr-3Le procedure L’Ordinanza che consente alle imprese di avviare il processo di ricostruzione sin da subito, ha annunciato la presidente, «è alla firma del Commissario per la ricostruzione. Dai prossimi giorni quindi sarà possibile avvalersi delle procedure semplificate e dirette messe in campo dal Decreto del Governo è dalla stessa Ordinanza. In Umbria dovremo affrontare due livelli di ricostruzione, una che riguarda ai centri maggiormente danneggiati, come Norcia, Cascia e Preci, ma anche Spoleto, e l’altra che interessa circa 50 comuni umbri che hanno subito danni puntuali, al patrimonio pubblico e privato, ai beni culturali e alle infrastrutture con l’obiettivo che rimane primario di arrivare al più presto alla loro rifunzionalizzazione. Per quanto riguarda la ricostruzione privata – ha aggiunto la presidente – di fondamentale importanza sarà l’apporto che ad essa potrà dare il sistema regionale delle imprese, valorizzando in particolare quante hanno sviluppato metodi costruttivi sicuri e innovativi e avvalendoci anche delle esperienze scientifiche e tecniche in materia presenti nelle nostre realtà».

Le macerie

Tasse non aumentano Catiuscia Marini ha poi evidenziato l’impatto rilevante della somma tagli operati dai provvedimenti nazionali sul bilancio delle Regioni «che hanno portato ad una forte, ulteriore riduzione della parte discrezionale della nostra spesa. Nonostante ciò – ha sottolineato la presidente – abbiamo deciso negli indirizzi di bilancio 2017 di non agire, per l’ottavo anno consecutivo dal 2009, sulla leva fiscale e di mantenere l’invarianza del sistema dei tributi di competenza della Regione».

terremoto3Le misure Entrando nel merito del Documento, nel paragrafo dedicato alle misure post sisma «si evidenzia la necessità di mettere in atto tutte misure necessarie, in integrazione con quelle previste dai Decreti del Governo per la ricostruzione, per ripristinare al più presto condizioni di normalità per la popolazione. In base alle verifiche da compiere in materia di agibilità delle abitazioni, si sta provvedendo e si provvederà alle sistemazioni abitative per la popolazione che non può rientrare nelle case. Si procederà ad implementare le modalità di gestione dell’emergenza e l’avvio della ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, delle infrastrutture, del patrimonio culturale e, soprattutto, del sistema economico produttivo. Nel documento si evidenzia l’impegno a semplificare la ricostruzione del tessuto economico e produttivo attraverso procedure semplici e veloci per la messa in sicurezza delle strutture e la ripresa delle attività. Tali interventi riguarderanno un Fondo di garanzia per le PMI, che per 3 anni potrà essere utilizzato dalle imprese danneggiate all’interno del cratere sismico, nonché agevolazioni in conto interessi. La Regione Umbria istituirà inoltre uno specifico “sportello” per le imprese e ogni altro soggetto economico a Norcia. Già è stata attivata dalla Regione una serie di interventi a sostegno delle imprese di tutti i settori produttivi (agricoltura, manifattura, artigianato, commercio, turismo) e dei lavoratori coinvolti, che riguardano l’accesso al credito, la moratoria garanzie Gepafin, interventi di riassicurazione a favore di consorzi e cooperative di garanzia fidi, l’attivazione di un coordinamento con ABI regionale e il sostegno alle imprese dei settori turismo, commercio e servizi. Ulteriori strumenti o una rimodulazione degli esistenti potranno essere attivati sulla base del confronto con Abi e le banche. Inoltre, la Regione Umbria, in attesa dei finanziamenti nazionali dedicati, ha modificato l’accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2016, destinando il 5% delle risorse da utilizzare dalle unità produttive localizzate nei comuni del cratere e a tutte le aziende del settore turistico localizzate nell’intero territorio regionale».

 

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