Stavolta sarebbe un’operazione tutta interna, ma probabilmente non scollegata da qualcuna delle inchieste che, in questi mesi, hanno terremotato la ThyssenKrupp Ast di Terni e che hanno portato al recente licenziamento di otto dipendenti.
Uffici sigillati Gli addetti della vigilanza di ThyssenKrupp Ast avrebbero infatti sigillato, nella giornata di giovedì, alcuni uffici del settore ‘commerciale’ della palazzina dirigenziale di viale Brin. Stessa sorte sarebbe toccata ad altri al Centro di finitura e ‘radio fabbrica’ sussurra di almeno un altro paio di – drastici – provvedimenti preso nei confronti dei titolari di altrettante scrivanie.
Licenziamento in vista? Uno dei dipendenti in questione, in servizio da una decina d’anni, sarebbe stato visto mentre veniva ‘accompagnato’ fuori dagli uffici di ThyssenKrupp Ast proprio dagli addetti alla vigilanza che hanno provveduto a chiudere gli uffici interessati dal provvedimento. Dell’altro nulla di più si sa. Ma per entrambi la sorte – almeno lavorativa – potrebbe essere segnata.

Altre notizie Sempre nella giornata di giovedì è arrivata la risposta del governo all’interrogazione presentata dal senatore del Partito Democratico Gianluca Rossi e relativa alla possibile fusione tra ThyssenKrupp e Tata Steel, mentre l’annuncio della convocazione ufficiale (a destra la lettera firmata da Giampiero Castano) di un nuovo vertice – per il 7 ottobre – al Mise, è stato accompagnato da una serie di voci relative ad un possibile e immediato rinvio. Nessun commento, invece, da ThyssenKrupp Ast – umbriaOn ovviamente lo ha chiesto – sulla vicenda delle bramme in arrivo da Aperam e sul significato autentico dell’operazione.
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