Sabato il sottosegretario Gianpiero Bocci (Pd), parlando ad un convegno aveva scandito che «la vicenda dei rifiuti in Umbria ci restituisce uno spaccato non in linea con la storia democratica dell’Umbria e che ci preoccupa, a prescindere dall’esito delle indagini in corso, per quello che emerge». Bocci aveva anche spiegato di attendersi una «presa di posizione netta da parte dei partiti e di chi li rappresenta». Apriti cielo.
LA VIDEODENUNCIA RACCOLTA DA UMBRIAON
Leonelli Il segretario regionale del Pd dell’Umbria, Giacomo Leonelli, ha fatto passare solo poche ore: «Ritengo che sia un atto politicamente grave, oltreché altamente offensivo – dice Leonelli – tentare di infondere il sospetto nell’opinione pubblica che il sottoscritto, in qualità di segretario regionale del Pd, non sia schierato nettamente e senza alcuna ombra di dubbio dalla parte della giustizia e della legalità in ordine ai fatti di cronaca relativi a Gesenu. Ed è ancora più scorretto che ciò sia stato fatto da esponenti di spicco del mio stesso partito, a circa 15 giorni dai primi fatti di cronaca e senza che nel mentre sia intervenuta alcuna sollecitazione diretta per modificare o rafforzare la nostra immediata presa di posizione sui fatti».
La stoccata Poi c’è un richiamo preciso: «Mi sarei aspettato – insiste Leonelli – da persone che hanno avuto ruoli apicali nei processi regionali e locali fin dal 1995, un atteggiamento più generoso verso una segreteria di 35enni che è in sella da poco più di un anno. Invece si preferisce il comodo ruolo del ‘cecchino’ utilizzando tribune inusuali e irrituali per sparare su chi quotidianamente lavora mettendo la faccia per il futuro del Pd dell’Umbria».
Il «chiarimento» La direzione regionale di lunedì – convocata da settimane per parlare di riforme – secondo Leonelli dovrà diventare «l’occasione di un chiarimento definitivo dagli esiti ad oggi francamente imprevedibili. Perché c’è oggi una generazione nuova nel Pd, nei territori e in tanti comuni dell’Umbria. Una generazione che ha voglia di futuro sapendo che la stagione del passato è ormai archiviata e l’Umbria di domani non potrà essere l’Umbria di ieri. Una generazione che lavora quotidianamente in silenzio, con la capacità di riconoscere il meglio del passato e la determinazione di superarne il peggio. Una generazione che anziché essere bersaglio da postazioni privilegiate, dovrebbe essere aiutata da chi ha avuto tanto in passato».
Commissone d’inchiesta Il senatore della Lega Nord Paolo Arrigoni ha chiesto e ottenuto l’inserimento della vicenda che riguarda la Gesenu all’interno delle materie trattate dalla Commissione parlamentare d’inchiesta che si occupa delle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e degli illeciti ambientali ad esse correlati. Lo stesso Arrigoni – in una nota della Lega – annuncia a breve la stessa commissione compirà «una visita in Umbria per approfondire la questione». Nel giugno scorso Arrigoni aveva sollecitato approfondimenti sul filone rifiuti in Umbria in relazione all”apertura del terzo calanco della discarica Le Crete di Orvieto: «Ora – dice – la questione, sempre su mia segnalazione, si è allargata alla vicenda Gesenu e alla gestione delle due discariche di Pietramelina e Borgogiglione correlata con possibili infiltrazioni mafiose nel territorio».