La corte d’assise d’appello di Perugia, composta da giudici popolari e togati, ha confermato la pena dell’ergastolo – ridotta a 30 anni a seguito del rito abbreviato – nei confronti di Franco Rinaldi, l’operaio 48enne che la mattina del 13 aprile 2014 ha massacrato a martellate la moglie Giuseppina Corvi (43) all’interno di una palazzina in via del Fringuello, nel quartiere di borgo Rivo.
La decisione La corte, nella giornata di mercoledì, ha confermato la condanna per omicidio volontario premeditato, escludendo però – a differenza del gip di Terni – l’aggravante della crudeltà . Ciò non ha modificato l’entità della pena, rimasta quella inflitta in primo grado dal giudice Maurizio Santoloci. Confermati in toto anche i risarcimenti stabiliti nei confronti dei familiari della vittima. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro i prossimi 90 giorni.
I legali In aula erano presenti le parti civili rappresentate dall’avvocato Andrea Temperanza e dal collega Daniele Federici, rispettivamente per i quattro fratelli e per i genitori della vittima. Oltre a loro l’avvocato Marco Angelini, difensore di Franco Rinaldi, e l’avvocato Francesca Abbati per la curatela speciale del figlio 16enne della coppia. L’omicida è attualmente detenuto all’interno del carcere di Terni.