Verranno pubblicati nei prossimi giorni i bandi regionali per la concessione degli aiuti previsti dalle misure āInvestimentiā e āRistrutturazione e riconversione dei vignetiā per lāannualitĆ 2014-2015.
I fondi Lāassessore regionale Fernanda Cecchini spiega che Ā«sono previsti complessivamente aiuti per circa 2 milioni e 800mila euro per accrescere la competitivitĆ delle imprese vitivinicole dellāUmbria e innalzare ulteriormente la qualitĆ delle loro produzioniĀ».
Le condizioni Due milioni di euro sono destinati al bando relativo alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti: lāaiuto consiste nella compensazione per le perdite di reddito derivanti dallāestirpazione delle vecchie viti (che non può superare lāimporto massimo complessivo di 3mila euro ad ettaro) e in un contributo per i costi di ristrutturazione e riconversione (non superiore allāimporto medio regionale per ettaro pari a 13.500 euro e in ogni caso non superiore al 50% dei costi effettivi sostenuti): Ā«Le superfici vitate che beneficiano degli aiuti dovranno essere mantenute in coltura per almeno cinque anni dalla data di comunicazione dellāimpianto e di fine dei lavoriĀ».
Gli aiuti La misura degli āInvestimentiā, invece, «è rivolta a imprese che investono per lāadeguamento dellāofferta alla domanda di mercato e per lāincremento delle vendite di vino. Le domande di aiuto devono riguardare un volume di investimenti superiore a 20mila euro; il volume massimo della spesa ammissibile, per ciascuna domanda, non può superare 1,5 milioni di euro. Il contributo previsto ĆØ pari al 40% della spesa ammessa per le domande presentate da micro, piccole e medie imprese; al 20% delle spese ammesse per le imprese intermedie.
La selezione Nella definizione delle graduatorie, sottolinea lāassessore Cecchini, Ā«riserveremo un punteggio più alto a chi non ha beneficiato degli aiuti del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 nel settore vitivinicolo nĆ© della misura Investimenti dellāOcm vino, con unāattenzione particolare alle imprese condotte da giovani agricoltori e da donneĀ».