Due rapinatori erano finiti in manette lo scorso 25 agosto, il giorno dopo il colpo alla Bps di via Tuderte, a Narni Scalo. Ora i carabinieri hanno chiuso il cerchio sulla banda romana protagonista di diversi ‘colpi’ fra le province di Terni, Roma e Viterbo. Per gli inquirenti il gruppo era pronto ad entrare di nuovo in azione, anche in Umbria e in particolare in alcuni centri della provincia di Perugia.
In carcere Cinque in totale gli arresti eseguiti dai militari all’alba di martedì: si tratta di altrettanti rapinatori – tutti romani – fra cui il figlio di un appartenente alla banda della Magliana. Le manette sono scattate anche ai polsi di una donna, psicologa e compagna di uno dei componenti la banda. Le accuse, per tutti, sono rapina aggravata in concorso, ricettazione, sequestro di persona, furto e danneggiamento.
La svolta Proprio i due arresti scattati a Fiano Romano dopo il ‘colpo’ alla Bps di Narni – operazione che ha permesso di recuperare il bottino di 8 mila euro sottratto dai malviventi – hanno rappresentato una svolta nell’indagine condotta dalla procura di Viterbo. Da lì si è potuti risalire a un altra rapina, quella dello scorso 1° ottobre alla Bcc di Nepi, individuando i responsabili, ora tutti in  carcere. I carabinieri hanno anche eseguito numerose perquisizioni nei presunti ‘covi’ romani utilizzati dai malviventi per nascondersi.