L.P.
Una conferenza stampa del Pd di cui è all’oscuro parte dello stesso partito. La notizia, questa volta, è di quelle che scottano. E ha come protagonista l’assessore ai lavori pubblici Francesco Calabrese.

Due incarichi «Nel 2015 – afferma il consigliere comunale Pd Leonardo Miccioni – Umbra Acque ha affidato due consulenze esterne all’avvocato Filippo Calabrese, fratello e socio dell’Assessore, per un totale di quasi 30 mila euro. Nulla da contestare sul piano giuridico, anche perché l’avvocato Calabrese è un professionista indiscusso, quello che contestiamo è la convenienza politica di questo atto».
Conflitto d’interessi Una notizia, questa, che è stata tenuta segreta per giorni. Il consigliere Miccioni, supportato lunedì mattina dal segretario comunale Giacopetti, ha assicurato che mercoledì presenterà un ordine del giorno per chiedere le dimissioni dell’assessore e del presidente di Umbra Acque Gianluca Carini e sul tema cercherà l’appoggio anche del Movimento 5 Stelle. «L’avvocato Filippo Calabrese è un validissimo professionista – prosegue – ma ciò non toglie che siamo in presenza di un evidente conflitto d’interessi se Umbra Acque, per mezzo del suo presidente Gianluca Carini che durante le elezioni sostenne la candidatura a sindaco di Romizi con la lista ‘Progetto per Perugia’, affida due incarichi esterni al fratello di un assessore», prosegue ancora Miccioni.
La partecipata Una questione di trasparenza, oltre che di convenienza politica, dal momento che Umbra Acque, l’azienda pubblico-privata che fornisce il servizio idrico integrato, è una partecipata pubblica al 60 per cento (l’altro 40 è detenuto da Acea) di cui il Comune di Perugia detiene il 33 per cento. «La nomina del presidente della partecipata spetta al Sindaco – ha ricordato Miccioni – il quale al tempo stesso nomina gli assessori della sua giunta e ricopre, in qualità di sindaco di Perugia, pure la presidenza dell’ATI2, Autorità d’ambito per il servizio idrico integrato che ha come gestore unico, appunto la società Umbra Acque».
La delibera del 2011 «La politicizzazione o la spartizione di incarichi e consulenze è un fatto molto grave – prosegue Miccioni – e lo dico con le stesse parole con cui Emanuele Prisco, nel 2011, promosse e vinse, grazie anche al nostro appoggio, una dura battaglia contro la politicizzazione delle partecipate. Quell’ordine del giorno, presentato dall’opposizione che oggi è al governo della città, divenne una delibera consiliare approvata all’unanimità sulla base dell’etica, della trasparenza e della morale. Quel testo, ancora oggi in vigore, non li rappresenta più?».

Trasparenza Nell’odg Miccioni si chiede «se il sindaco sia a conoscenza di tutto questo. Perché se non lo fosse sarebbe grave in quanto dimostrerebbe di non sapere cosa avviene nelle società che lui stesso amministra. Al contrario invece se fosse al corrente di questa situazione il suo silenzio legittimerebbe la spartizione di incarichi. Questo rappresenterebbe un precedente pericoloso e domani ci potremmo aspettare che altri membri della maggioranza rivendichino incarichi per amici e parenti». E scoprirlo, sarebbe un duro lavoro dal momento che sul sito internet di Umbra Acque, nella sezione trasparenza, la pagina consulenze e incarichi indica sempre la dicitura ‘in costruzione’.
Calabrese risponde Filippo Calabrese non si fa pregare e replica, parlando di: «Imbarbarimento della lotta politica. Sono false le cifre divulgate nella conferenza stampa tenuta da due esponenti del Pd questa mattina, i compensi professionali richiesti per questi due incarichi, applicando il minimo tariffario, sono di circa 19 mila euro complessivi dei quali, allo stato, pagati circa 6 mila. Così come è falso definirmi ‘socio’ di mio fratello Francesco». Il fratello dell’assessore, poi, dice che è stata «messa in piazza la mia professione, malamente additata con sospetti favori di casta politica, sino alla denigrazione di riferimenti falsi, mi pare inevitabile valutare tutte le iniziative di tutela che servono».