Cgil: «Neofil in crisi». La proprietà: «Falso»

Terni, il sindacato denuncia stipendi in arretrato e scarsa produzione. Il rappresentante aziendale ridimensiona e sparge ottimismo

Condividi questo articolo su

La segretaria della Filctem Cgil di Terni, Marianna Formica, aveva usato l’accetta denunciando i «notevoli problemi alla Neofil (l’azienda che ha rilevato gli impianti Yarn all’interno dell’ex polo chimico; ndr) sia dal punto di vista aziendale che in merito alle relazioni sindacali. A novembre 2015 è terminato il periodo di amministrazione straordinaria e nonostante le innumerevoli difficoltà palesatesi è stata concessa la totale proprietà. Oggi assistiamo al mancato pagamento di alcuni stipendi, al continuo ricorso alla cassa integrazione e soprattutto temiamo che i bassi volumi produttivi non garantiscano alcuna stabilità lavorativa. Nel contempo si riscontrano comportamenti a dir poco scorretti nei confronti della Rsa, la quale non viene assolutamente coinvolta e informata in merito a temi importantissimi (mancato pagamento quote fondo pensione, videosorveglianza, ecc)».

Niki Dragonetti

Niki Dragonetti

L’azienda Presidente del Cda e amministratore delegato di Neofil, al momento, è l’avvocato Niki Dragonetti – di cui si parlò come possibile candidato sindaco per il centro destra alle prosime elezioni comunali di Cassino – che però non si fa rintracciare e preferisce che a spiegare come stanno le cose sia Marco Mazzalupi, il suo predecessore, che rappresenta comunque la proprietà dell’azienda.

Marco Mazzalupi

Marco Mazzalupi

Mazzalupi «Fin dalla sua nascita – spiega Mazzalupi – Neofil ha lavorato intensamente e con grande impiego di risorse allo scopo di far risorgere una delle più grandi eccellenze della manifattura Italiana e Umbra. Questo cammino è stato contrassegnato da numerose difficoltà che ne hanno rallentato l’esito; tuttavia non si è mai desistito nel raggiungere lo scopo prefissato».

Le dificoltà Sì, ma stando a quello che descrive la segretaria della Filctem Cgil, lo scopo sarebbe lontano dall’essere raggiunto: «Mi faccia ricordare – spiega Mazzalupi – che sono stati investiti circa 4 milioni di euro per ridare vita e adeguare alle crescenti esigenze di mercato l’impianto industriale, per riqualificare l’immagine di un’azienda divenuta poco credibile nel mercato mondiale e per riavviare una fertile attività di ricerca e sviluppo; grazie anche al sostegno della Regione Umbria attraverso Sviluppumbria, e agli ottimi rapporti di collaborazione con i più importanti centri di ricerca pubblici e privati. Pur fronteggiando un ostico percorso, i risultati sono incoraggianti. A partire dal 20% di incremento del fatturato 2015 rispetto all’anno precedente, passando per l’aumento delle risorse impiegate che dalle 27 unità iniziali sono diventate 55, tra dirette e indirette, fino alla riconquistata fiducia di clienti storici e inediti».

Stipendi e rapporti Marianna Formica dice pure che non sono pagati gli stipendi.  «Siamo in ritardo di 20 giorni con il pagamento di un solo stipendio, l’ultimo – dice Marco Mazzalupi – e la cosa è stata affrontata con i rappresentanti sindacali in azienda. Senza nessun tipo di contestazione: abbiamo spiegato che si tratta di un problema di flussi di cassa e siamo stati compresi. Proprio lunedì sera ho provato a chiamare la segretaria delle Filctem Cgil per confrontarmi con lei. Ma non mi ha risposto al telefono». Ma c’è chi dice che gli stipendi arretrati siano più di uno. «Ribadisco: 20 giorni di ritardo sull’ultimo stipendio. E basta».

Lo stand alla fiera di Hannover

Lo stand alla fiera di Hannover

La fiera Non è che i soldi degli stipendi non ci sono perchè sono stati spesi per andare – dal 15 al 19 gennaio – alla Domotex, la fiera di settore che si svolge ad Hannover, in germania? «No, guardi, programmare la presenza all’evento fieristico più importante del mondo, nel settore del carpet e delle fibre sintetiche – dice Mazzalupi – è una cosa che si fa nel tempo, mica si prfendono i soldi dal cassetto e si va».

Domotex Tanto più che ad Hannover «abbiamo allestito uno spettacolare stand espositivo, che ha arricchito di colore il Domotex, riproducendo due enormi cubi di Rubik realizzati con i filati aziendali ed è stato visitato dai più importanti operatori del settore, con i quali sono stati allacciati importanti contatti, visto che abbiamo presentato due nuovi prodotti: il Nst (Neofil soft touch) destinato ad impieghi ‘Residential luxury’ e l’Nbf (Neofil bio fibres) una fibra totalmente derivata da polimeri vegetali, un prodotto di elevata qualità realizzato nel rispetto dell’ambiente».

Leopoldo Di Girolamo e Marco Mazzalupi

Leopoldo Di Girolamo e Marco Mazzalupi

I mugugni Tutto vero e tutto bello. Però i mugugni – che non si registrano solo tra i lavoratori – non si placano e c’è chi va oltre: mettendo in risalto il fatto che Mazzalupi – da sempre considerato vicino al sindaco Leopoldo Di Girolamo – sia stato affiancato da un uomo di centro destra come l’avvocato Miki Dragonetti. Tanto da far ipotizzare possibili tensioni: «Il mio rapporto di amicizia e di stima con Di Girolamo è a prova di bomba – dice Mazzalupi – e questi pettegolezzi sono messi in giro ad arte. Dragonetti è un amico che mi sta dando una mano e nulla di più». Facendo, però, il presidente e l’amministratore delegato.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli