Cittadini sempre più litigiosi. Sono questi i dati emersi giovedì dalla relazione del presidente del Tar dell’Umbria Raffaele Potenza che ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2016. Presenti alla cerimonia, tra le numerose autorità regionali, anche la presidente della Regione Catiuscia Marini e dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi.
Ricorsi Dall’analisi del numero dei fascicoli, passati dagli 861 del 2014 ai 1004 del 2015, emerge un incremento quantitativo della litigiosità tra cittadino e pubblica amministrazione, facendo registrare un incremento quantitativo del 17% circa nel numero di ricorsi. Sempre secondo quanto emerge dalla relazione, di questi ricorsi, 476 nel 2014 e 611 nel 2015, hanno proposto giudizi di ottemperanza a sentenze del giudice ordinario sull’applicazione della legge Pinto che prevede risarcimenti per l’eccessiva durata del processo.
Pendenti Aumenta anche il numero dei ricorsi pendenti che dai 1982 del 2014 è passato ai 2206 del 2015, con un incremento dell’11% circa: di questi 126 nel 2014 e 610 nel 2015 hanno proposto giudizi di ottemperanza in materia di legge Pinto che, anche qui tratti dal numero complessivo dei ricorsi pendenti, ne rivelano però una riduzione da 1850 a 1701. Il totale dei ricorsi definiti, invece, risulta di 780 provvedimenti nel 2015 a fronte dei 755 del 2014, con un incremento del 3%.
Durata Quanto alla durata media dei procedimenti, nonostante alcuni depositi siano ancora in corso, il 2015 sembra registrare una conferma che per il 2014 era stata valutata in circa tre anni. «Complessivamente – ha detto il presidente Potenza – il Tribunale ha dato una risposta più che proporzionale rispetto all’incremento del carico di lavoro in entrata e cio’ merita di essere sottolineato perché avvenuto nonostante che per gran parte dell’anno il Tar abbia lavorato con un magistrato in meno e con un’unità di personale in malattia».