Un venerdì intenso per le forze dell’ordine, quello appena trascorso, soprattutto nell’ambito della lotta al traffico e allo spaccio di stupefacenti. ‘Epicentro’ dei controlli, ancora una volta, lo scalo di Fontivegge e i treni in arrivo a Perugia. Così oltre al tunisino 30enne arrestato dai carabinieri della Compagnia di Perugia, un altro connazionale – la stessa serata – è finito nelle maglie della giustizia, questa volta ad opera degli agenti della squadra Mobile del capoluogo.
Perquisito L’arresto – di un 41enne tunisino – si è concretizzato a seguito di un controllo su un treno proveniente da Foligno e diretto a Perugia, passato al setaccio dagli agenti. Alla richiesta di documenti il soggetto è apparso subito nervoso, visto che non li aveva. Si è reso così necessario un approfondimento in questura e, visti i fondati sospetti che avesse addosso della droga, anche un esame radiografico al Santa Maria della Misericordia.
Arrestato E in effetti nel cavo rettale del 41enne è emersa la presenza di un corpo estraneo, poi evacuato: un ovulo termosaldato con dentro circa 40 grammi di eroina la cui scoperta ha fatto immediatamente scattare l’arresto. Attraverso i successivi sviluppi investigativi la squadra Mobile punta ad accertare quale sia il reale giro di affari del tunisino, chi siano gli altri soggetti eventualmente coinvolti nel traffico nonché i suoi clienti.
Curriculum criminale L’arrestato è un soggetto ‘nuovo’ per la polizia di Perugia, ma annovera diversi alias e precedenti a Ventimiglia, Bordighera e Sanremo (violazione delle norme sull’immigrazione e spaccio di sostanze stupefacenti), Lampedusa e Linosa (ingresso illegale sul territorio nazionale), Modena e Crotone (violazione delle norme sull’immigrazione) e a Genova (acquisto di cose di sospetta provenienza). Un lungo percorso criminale che va dall’aprile 2001 ad oggi.