In quattro escono definitivamente di scena, mentre per altri sette, su un totale di undici persone inizialmente indagate, il sostituto procuratore Elisabetta Massini ha chiesto il rinvio a giudizio. Il procedimento è quello scaturito dall’indagine ‘Do ut des’ con cui la Forestale di Terni aveva approfondito le denunce presentate dall’imprenditore Cristian Spina, titolare dell’azienda Misp, su tutta una serie di gravi aspetti riguardanti le attività di Ast. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 21 settembre di fronte al Gup di Terni.

Le accuse Rispetto all’avviso di conclusione indagini, cade l’accusa di associazione per delinquere e alcune ipotesi di reato sono state derubricate. Tutti gli indagati si sono sempre proclamati assolutamente estranei alle accuse mosse dalla procura e fiduciosi per un esito positivo dell’udienza preliminare.
Parti offese La procura ha individuato anche le persone offese, ergo danneggiate dalle presunte condotte degli indagati: si tratta di Cristian Spina in quanto titolare della Misp Automation e di Lucia Morselli nel suo ruolo di amministratore delegato di Ast e il cui incarico scadrà il prossimo 31 marzo.