Pedopornografia: ternano alla sbarra

Processo di fronte al tribunale di Terni: l’uomo – già condannato a 5 anni – è accusato di detenzione di oltre 35 mila file shoccanti

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Il gup del tribunale di Salerno lo ha già condannato a cinque anni di reclusione – sentenza passata in giudicato – per associazione a delinquere finalizzata alla diffusione di materiale pedopornografico sul web. L’uomo, S.C. ternano di 53 anni e con diversi precedenti penali per reati analoghi, dovrà essere giudicato anche dal tribunale di Terni.

A giudizio L’accusa, stralciata dal procedimento avviato dalla procura di Salerno che aveva coinvolto oltre dieci persone in tutta Italia, è in questo caso di detenzione di materiale pedo pornografico. Nel corso dell’attività gli agenti della polizia postale di Salerno gli avevano sequestrato oltre 35 mila contenuti multimediali contenenti raffigurazioni di rapporti sessuali anche con minori in tenera età e torture.

L’operazione ‘Nessun dorma’ Per l’accusa l’uomo, nell’ambito del cosiddetto ‘deep web’, avrebbe creato insieme ad altri – ma in qualità di ‘capo’ – una sorta di community dedita allo scambio di materiale che gli inquirenti definiscono semplicemente shoccante. Il tutto era emerso nell’ottobre del 2012 con dieci arresti eseguiti dalla polizia postale che al tempo aveva portato alla luce il più grande archivio di materiale pedopornografico mai scoperto in Italia, con oltre 5 milioni di file fra immagini e video.

Rinvio L’ultima udienza del procedimento, di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale, si è tenuta martedì pomeriggio e si è conclusa con il rinvio al prossimo 4 ottobre a causa dell’assenza di un teste dell’accusa. L’imputato – attualmente detenuto nel carcere di vocabolo Sabbione – è difeso dall’avvocato Alessio Pressi.

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