A quattro giorni dalla sua elezione a presidente della Fondazione cellule staminali di Terni, Alessandro Sanguinetti mette in fila le cose da fare e spiega quali saranno le sue linee guida.

Le priorità Il primo tema annunciato da Sanguinetti è quello «della seconda fase della sperimentazione che prevede il trattamento con cellule staminali neurali umane di pazienti affetti da Sla. Il progetto scientifico, il numero e i criteri di inclusione dei pazienti, le modalità di trapianto e la tipologia di cellule dovranno essere approvati dall’Aifa ed in seguito dai Comitati Etici. Acquisiti i pareri positivi di tutti gli organi preposti, sarà possibile dare l’avvio alla sperimentazione e al reclutamento dei pazienti. La sperimentazione multicentrica internazionale vede il coinvolgimento di centri di in Italia ed in Svizzera ed ha come coordinatore il nuovo centro di medicina rigenerativa dell’Irccs ‘Casa sollievo della sofferenza’ di San Giovanni Rotondo, con la produzione delle linee cellulari occorrenti nella Cell factory situata nell’Azienda ospedaliera di Terni e con i trapianti delle cellule staminali neurali effettuati dall’equipe neurochirurgica della stessa Azienda».
Sclerosi multipla Secondo tema, per il neo presidente della Fondazione cellule staminali «è quello della sclerosi multipla ‘Fase 1’: la sperimentazione prevede il trattamento di pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva con cellule staminali neurali umane. Lo studio multicentrico ed internazionale sarà coordinato dalla ‘Casa sollievo della sofferenza’ ed avrà una durata complessiva di circa tre anni. Il progetto scientifico, il numero e i criteri di inclusione dei pazienti, le modalità di trapianto e la tipologia di cellule dovranno essere approvati dall’Aifa ed in seguito dai Comitati Etici. Acquisiti i pareri positivi di tutti gli organi preposti, sarà possibile dare l’avvio alla sperimentazione e al reclutamento dei pazienti. Anche in questo caso la produzione di cellule staminali neurali e la loro conservazione avverrà presso la Cell factory di Terni».
L’università Terzo tema è quello «della collaborazione con l’università di Perugia. Durante gli ultimi anni la capacità di ricerca e sviluppo della Regione Umbria nel settore scienze della vita si è trasformata radicalmente con la creazione del Centro delle cellule staminali di Terni e del Centro di genomica dell’ateneo di Perugia. L’esistenza di queste due strutture pone di fatto la Regione Umbria all’avanguardia dell’innovazione scientifica e tecnologica a livello nazionale e internazionale. Sebbene i due centri siano nati da iniziative autonome ed operino in settori distinti vi sono delle aree di interesse comune che permettono di attivare sinergie e collaborazioni che possono generare un ulteriore valore aggiunto in termini di competenze scientifiche, capacità operativa e competitività».
Le sinergie Il Centro di genomica ed in particolare il laboratorio di diagnosi molecolare, spiega Sanguinetti, «fornirà al Centro delle cellule staminali di Terni la struttura logistica e le competenze scientifiche per sequenziare e tipizzare in modo tempestivo l’intero genoma sia dei singoli pazienti sia quello delle cellule staminali. Inoltre il Centro di genomica ed il Centro delle cellule staminali collaboreranno a sequenziare i geni attivati dalle cellule staminali in differenti condizioni sperimentali per identificare profili di attivazione e marcatori molecolari permettano di validare le proprietà funzionali delle cellule stesse ed allo stesso tempo di implementare controlli di qualità nel processo di produzione. La collaborazione genererà delle importanti sinergie che si tradurranno in una accelerazione dell’acquisizione di conoscenze in campo clinico e diagnostico con la validazione di saggi diagnostici e protocolli di produzione e caratterizzazione di differenti tipi di cellule staminali, con particolare attenzione all’identificazione della selettività delle suddette in relazione all’uso in specifiche patologie».

La ‘Milizia’ Quarto tema di lavoro, dice ancora il neo presidente, «è la creazione e realizzazione di ‘laboratori controllo di qualità’ in ambito farmaceutico presso la struttura Ibr (ex ‘Milizia’). La creazione di un laboratorio microbiologico potrebbe pertanto permettere l’eventuale fornitura di prestazioni analitiche ad altri reparti dell’Azienda ospedaliera Santa Maria (ad esempio per la farmacia galenica) con conseguente ottimizzazione di costi per la Cell factory e per l’Azienda ospedaliera; potrebbero inoltre diventare tra i pochi laboratori con autorizzazione Aifa a poter fornire test analitici a quelle aziende farmaceutiche operanti, ad esempio, nel centro-sud d’Italia sia in campo medico che veterinario.
Alessandro Sanguinetti Nato nel 1960 a Roma, Alessandro Sanguinetti dal 1988 è dirigente medico chirurgo presso l’Azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, dove dal 2005 è responsabile della Struttura dipartimentale di senologia e dal 2012 è anche responsabile del Centro salute donna. Nel 2014 ha conseguito il dottorato di ricerca internazionale in Biotecnologie applicate alle scienze medicochirurgiche presso la Seconda università di Napoli.