Ospedale di Perugia: «Malati parcheggiati»

La denuncia della Fp Cgil: «Quelle barelle in corsia sono un insulto»

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La denuncia è seria: «Continua incessante la piaga delle barelle in corsia all’Azienda ospedaliera di Perugia». A dirlo è la Fp Cgil, che ricorda come «il problema, come abbiamo già evidenziato rinvia a molteplici cause, tra le quali la mancanza di una vera riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi del territorio. Questioni non compiutamente affrontate all’interno del riordino del sistema sanitario regionale, mentre a livello nazionale il governo continua a tagliare risorse, con l’intento palese di demolire il servizio sanitario pubblico».

Twitter Il sindacato ironizza: «Leggiamo in questi giorni tramite stampa e tramite Twitter l’annuncio da parte della direzione dell’Azienda ospedaliera di Perugia della creazione di nuovi 12 posti letto che verranno attivati subito dopo Pasqua. Si parla di un nuovo reparto che dovrebbe ispirarsi al modello delle unità di degenza infermieristiche e si parla anche di coordinatori medici, forse universitari».

La Rsa La Fp Cgil, polemicamente, chiede se «a questo punto è stato completamente abbandonato il progetto Rsa, annunciato sia dal direttore generale che dalla stessa presidente Marini solo qualche mese fa e ci chiediamo se i 12 posti letto potranno sopperire alla necessità cronica di mancanza di posti letto nel più grande ospedale dell’emergenza dell’Umbria. Ci chiediamo anche come e con quali risorse si vorrà affrontare l’apertura di questo nuovo reparto che, ad oggi, non sembra inserirsi nella ipotesi di integrazione con l’azienda territoriale come in un primo momento descritto. Da parte nostra, segnaliamo la necessità di garantire al personale infermieristico, di supporto e medico quella necessaria sicurezza che è base per una corretta ‘capacità di cura’».

La dignità dei malati Il sindacato ricorda, poi, che la collocazione «in corsia o nelle stanze in eccesso rispetto alla dotazione prevista, non solo infatti lede la dignità e la privacy di chi è malato e bisognoso di cura, ma incide e grava sui carichi di lavoro di tutto il personale sanitario, e sulle condizioni di sicurezza del lavoro».

Gli annunci La Fp Cgil, quindi, dice che vorrebbe «che agli annunci seguissero azioni coerente, conoscere con trasparenza quali è quanti lavoratori saranno impiegati nel nuovo reparto, vorremmo capire quale è l’organizzazione del lavoro ipotizzata e quali le norme di riferimento. Ci aspettiamo e chiediamo che le risposte non avvengano con un semplice tweet: siamo ‘antichi’ e preferiamo che l’azienda attivi da subito un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. Sono i lavoratori a fare la buona sanità, escluderli dalle scelte non solo sarebbe impopolare, ma sicuramente inefficace».

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