Era il 28 maggio del 2010 e Leonardo Ippoliti, dipendente della Tk-Ast e capo squadra della linea LAC2, 28 anni appena, rimase vittima di un grave incidente sul lavoro nello stabilimento di viale Brin. Il giovane, originario di Porchiano del Monte (Amelia), precipitĂ² da una passerella metallica, finendo tra i rulli che gli schiacciarono la gamba destra. Per tre settimane lottĂ² contro la morte, al policlinico Umberto I di Roma, fino a quando il suo fisico non cedette. Per quella vicenda sono finite a processo due persone, l’ex dirigente Ast Antonio Bufalini e l’ex dirigente del reparto PIX1 Costantino Di Pietro, con l’accusa di omicidio colposo. Giovedì mattina il tribunale di Terni, giudice Barbara di Giovannantonio, li ha assolti entrambi perchĂ© ‘il fatto non costituisce reato’.
Le difese Nel procedimento – caratterizzato da una lunghissima istruttoria, con i rinvii a giudizio risalenti all’ottobre del 2012 – non figuravano parti civili, con i familiari del giovane giĂ risarciti da tempo. Giovedì mattina in aula l’accusa ha chiesto una condanna a due anni di reclusione per ciascun imputato. Soddisfatti dell’esito finale i legali difensori: gli avvocati Ezio Audisio e Attilio Biancifiori per Bufalini e i colleghi Carlo Amati e Andrea Garaventa per Di Pietro. La sentenza potrebbe essere appellata dalla procura.