Il decreto legge del governo entra in vigore mercoledì – dopo essere stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – ed entro 60 giorni dovrà essere convertito in legge dal parlamento. Ma la notizia più interessante è quella relativa alla selezione che il governo stesso ha fatto in relazione ai Comuni dove sarà operativo.

I Comuni Complessivamente, perché è questo di cui si parla, secondo il governo sono 62 i Comuni (nel regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria) ad essere stati interessati dal terremoto del 24 agosto scorso e per i quali, quindi, ci sarà la possibilità di accedere ad un pacchetto di misure – in vigore fino al 31 dicembre 2018, 200 milioni la prima dotazione, relativa al 2016 – finalizzate alla ricostruzione ed al rilancio.
L’Umbria Dei 62 Comuni individuati dal governo, 14 sono quelli umbri, dieci in provincia di Perugia (Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera) e quattro in provincia di Terni: Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino.

Le misure Il decreto legge prevede un dettagliato elenco di misure: si va dal finanziamento totale delle opere di ricostruzione ai contributi per le attività economiche, dal pacchetto a favore delle iniziative di di carattere turistico all’esenzione temporanea dal pagamento di tasse e mutui. Confermato che ad affiancare il commissario Vasco Errani ci saranno, con il ruolo di vice commissari, i presidenti delle quattro regioni interessate.
I sopralluoghi Quello di martedì, peraltro, era l’ultimo giorno utile per la presentazione delle istanze di sopralluogo sugli edifici privati. In Umbria, dove le richieste sono state più di 9.000, le schede di valutazione giù pronte sono 5.319: con 3.460 (il 65%) edifici dichiarati agibili.