
Collaborazione e ricostruzione post – sisma. Sono questi i due punti su cui la presidente delle Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha insistito questa mattina, alla riunione convocata a Foligno, presso il centro regionale di Protezione civile, con tutti i rappresentanti degli ordini professionali, delle associazioni di categoria delle imprese edili, e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. «Sarà molto importante la collaborazione con voi, a partire dalla gestione di questa ultima fase dell’emergenza, – dice – per poi passare, da subito, a quella della ricostruzione post – sisma. Per questo ho voluto incontrarvi e fornirvi un quadro, il più dettagliato possibile, dei contenuti dei due decreti legge del governo per la ricostruzione». All’incontro hanno partecipato anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Giuseppe Chianella, il direttore regionale Diego Zurli, e il dirigente della Protezione civile regionale, Alfiero Moretti.
Nuovi decreti legge Marini ha ribadito che all’indomani dei terremoti di ottobre in Umbria il quadro complessivo dei danni, che già si erano registrati con la scossa del 24 agosto, si è notevolmente aggravato. Inoltre il territorio interessato si è allargato ben oltre la Valnerina, dove comunque si è registrato un livello generale di danneggiamento molto esteso e che coinvolge interi centri storici, come Norcia, Cascia, Preci, Sellano, Monteleone di Spoleto. Sono state quindi illustrate le principali novità introdotte dai decreti del governo, anche in relazione al ruolo e alla funzione dei professionisti e delle imprese, a partire da subito, come – ad esempio – per ciò che riguarda la possibilità per sindaci ed anche soggetti privati di poter disporre interventi urgenti di messa in sicurezza di immobili, la rimozione di macerie o interventi di demolizione. Tutte operazioni che necessitano dell’intervento di tecnici ed imprese.
‘Verifica fast’ Particolarmente significativa sarà la collaborazione dei professionisti per quella che è stata definita la ‘verifica fast’ per stabilire se un edificio è utilizzabile o non utilizzabile. Questo dovrebbe consentire il rientro delle famiglie negli edifici dichiarati agibili, mentre successivamente per gli altri saranno effettuate le verifiche secondo il modello ‘Scheda Aedes’. In tutta la regione dovrebbero essere 20mila le richieste di verifica di agibilità di immobili privati e pubblici.
Ufficio unico per la ricostruzione Ai presenti alla riunione la presidente ha anche ricordato alcune delle novità contenute dalle norme approvate dal governo, come l’istituzione dell’Ufficio unico per la ricostruzione, che vedrà lavorare insieme la Regione e tutti Comuni. Le procedure per gli interventi di ricostruzione vedranno il cittadino sempre protagonista, ma con un meccanismo che garantirà l’erogazione del contributo direttamente dallo Stato (tramite il sistema bancario) ai progettisti ed alle imprese, senza che il cittadino stesso o titolare di contributo debba anticipare risorse. «Una procedura che girerà su una piattaforma informatica», per garantire, oltre a tempi molto più brevi, anche la più totale trasparenza e legalità di tutta l’opera di ricostruzione. Professionisti ed imprese, infatti, saranno scelti attingendo ad elenchi pubblici, e tutte le procedure vedranno il ‘controllo collaborativo’ dell’Autorità nazionale anti corruzione.
Interventi di riparazione al via Infine, è stato annunciato che già nel pomeriggio Vasco Errani dovrebbe firmare la prima ordinanza che di fatto darà il via agli interventi di riparazione degli edifici classificati B (vale a dire immobili con danni lievi) o quelli dichiarati inutilizzabili dalla ‘verifica fast’.