Due punti all’ordine del giorno. La variazione al bilancio di previsione 2016-2018 e l’individuazone dei componenti del ‘Gruppo amministrazione pubblica’ e del ‘Perimetro di consolidamento’: di questo si parla nella seduta del consiglio comunale di martedì pomeriggio. Ma l’avvio, per non parlare del prosieguo, non è stato proprio dei più tranquilli, anzi: a palazzo Spada si è presentata una folta rappresentanza di lavoratori delle cooperative, tirate in ballo nell’Operazione Spada’ condotta dalla polizia di Stato e dalla Guardia di finanza. Momenti di tensione soprattutto durante l’intervento dei consiglieri del M5S e di Melasecche (IlT): richiesto a più riprese dal presidente Mascio l’intervento della polizia municipale e lo «sgombero dell’aula» dalle 16.30.
INCHIESTA COMUNE DI TERNI, ATTI DISSEQUESTRATI
Cartelli e proteste All’avvio dei lavori da parte del presidente del consiglio comunale, Mascio, i lavoratori hanno alzato numerosi cartelli con due messaggi (su tutti): ‘Fasce deboli: sulla bocca di tutti. Nel cuore di pochi!’, ‘Ladri a chi? Sciacquatevi la bocca’. Nuova ondata di proteste inoltre all’annuncio dell’assenza del consigliere Bencivenga.
Niente audizione Il consigliere Paolo Crescimbeni ha chiesto di ricevere in audizione una parte dei lavoratori, ricevendo la replica di Mascio: «Nessuno l’ha chiesta». Momento d’impasse risolto e l’assessore Piacenti D’Ubaldi ha iniziato a spiegare il primo punto all’ordine del giorno, la variazione di bilancio: per lui subito il no di Franco Todini (‘Il Cammello’), perché «la variazione è frutto di una conseguenza del bilancio preventivo impostato in una certa maniera. Da parte mia ci sono enormi riserve».
PROTESTA CONTRO LE PAROLE DEI CONSIGLIERI M5S, VIDEO

«Giù i cartelli» Dopo dieci minuti di calma, Mascio ha avanzato la richiesta di «abbassare i cartelli» bloccando momentaneamente l’intervento di Todini: altra pausa di cinque minuti e ancora fuori, da parte dei lavoratori, il nome di Bencivenga. Tocca poi a Pasculli (M5S): «Stiamo discutendo questa cosa facendo finta che non sia successo nulla. Il 25 aprile qua doveva entrare il commissario perché è stato votato un bilancio fallato». Mascio ha quindi sospesoper alcuni minuti il consiglio durante l’intervento di Thomas De Luca (M5S): entra in azione la polizia municipale per calmare la situazione.
LA VARIAZIONE DI BILANCIO 2016-2018
M5S dichiara guerra Chi si oppone senza mezzi termini alla variazione di bilancio in discussione – nonostante il parere favorevole del collegio dei revisori del Comune – è il Movimento 5 Stelle che va oltre e chiede «un approfondimento urgente e inderogabile sulle modalità di affidamento diretto di tutta una serie di servizi». In pratica secondo i consiglieri 5 Stelle, che attraverso il capogruppo Thomas De Luca hanno approfondito acune poste di bilancio in sede di commissione e non solo, la variazione si legherebbe ad almeno cinque affidamenti – diretti o procedure negoziate senza pubblicazione del bando – relativi ai ‘servizi sussidiari e complementari all’attività didattica’.
CONSIGLIO COMUNALE: «SGOMBRARE L’AULA», VIDEO
«Affidamenti irregolari» Per i cinque affidamenti si va da un importo di 17.971 ad un massimo di 267.700 euro, per un importo totale di 573.571 euro. Quattro di questi sono stati assegnati a coop ternane fra cui Actl e De Luca (M5S), oltre ad evidenziare come riguardino «sostanzialmente lo stesso servizio», ricorda quanto sancito dal Codice degli appalti e dall’Autorità nazionale anti corruzione: «Nelle procedure per cifre inferiori a 40 mila euro, devono essere valutati almeno due preventivi di spesa. Per ciò che concerne gli affidamenti superiori ai 40 mila euro, deve essere assicurata la partecipazione di almeno cinque operatori economici da coinvolgere, rispettando sempre il criterio di rotazione».

«Palesi violazioni» «Successivamente a tale approfondimento – affermano i consiglieri del gruppo M5S in consiglio comunale – abbiamo proceduto ad una ricerca nello storico degli affidamenti degli ultimi otto anni, nel periodo 2008-2016, in merito al medesimo servizio. Abbiamo potuto sorprendentemente riscontrare affidamenti diretti verso un unico soggetto, ovvero l’ati Cultura e Lavoro e la coop sociale Actl, per un importo totale di 2.323.111 euro tra il 2008 e il 2016. Tali affidamenti risultano ancor più sorprendenti e inspiegabili in ragione della gara svolta dal Comune di Terni per ‘Affidamento dei servizi sussidiari e complementari all’attività socio-educativa-didattica’ e assegnata tramite determina dirigenziale del 28 dicembre 2009. La cifra di 2.323.111 euro per ‘supporto pedagogico ai SEC’ tramite affidamenti diretti – spiegano i 5 Stelle – risulta eccedente ed estranea rispetto ai 3.917.097 euro del triennio 2009-2012 affidato con gara e degli importi dei successivi affidamenti per i ‘servizi sussidiari’. Risulta palese come i due servizi siano assimilabili nella medesima gara e ingiustificabile una suddivisione tra i due appalti».

«Sgomberare l’aula» Mascio, alle 16.30, dopo aver ripetutamente chiesto l’intervento della polizia municipale per sedare gli animi, ha quindi deciso di proseguire il consiglio senza i lavoratori più facinorosi in aula: «Così non si può proseguire». A seguire ha preso la parola la Pococacio (M5S).
Melasecche nel mirino, scontro con Sabatini Tocca a Melasecche e anche il consigliere di IlT finisce nel mirino di qualche lavoratore: «Perugino, va in pensione» e pronta replica: «Vieni qui, fatti vedere e mettici la faccia». Nemmeno cinque minuti e scatta il confronto verbale con Antonio Sabatini della Coop Ultraservizi, uno degli indagati di ‘Operazione Spada’: «Pretendi gli appalti e i soldi di tutti, questa è la tua democrazia». Urla di dissenso anche quando Melasecche ha parlato – brevemente – della problematica legata agli affidi familiari.
«Tutti sulla stessa barca» Secondo Paolo Crescimbeni (Gruppo misto), «la protesta odierna contro le opposizioni che hanno sottolineato lo stato di grave e colpevole dissesto di questa amministrazione sembra ignorare che le vere vittime di quanto sta accadendo a Terni sono proprio loro, le fasce deboli, le cooperative, i dipendenti delle aziende fornitrici di beni e di servizi. Attaccare le opposizioni e schierarsi a sostegno di questa amministrazione è incoerente ed autolesionista. I lavoratori dovrebbero al contrario protestare contro chi ha fatto ed occultato per anni debiti fuori bilancio, secondo le indagini della Procura, ha agito in modo illecito creando una situazione di assoluta ingovernabilità. La verità è che siamo tutti sulla stessa barca e se questa va a fondo per la assoluta incapacità di chi la conduce, affonderemo tutti belli e brutti, destri e sinistri, lavoratori ed imprenditori. L’amministrazione abbia un sussulto di decenza e dia voce alla libera espressione di voto e di scelta dei cittadini incolpevoli di quanto sta accadendo».
Riunione di maggioranza Poco dopo le 17 è il capogruppo in consiglio del Pd, Andrea Cavicchioli, a richiedere – ed ottenere – la sospensione dei lavori per quindici minuti. In realtà diventati poi quaranta e, al rientro, l’annuncio di un atto indirizzo: «Preso atto dei parere favorevole del collegio dei revisori dei conti, nell’esprimere assenso per l’atto della variazione di bilancio, impegna sindaco e giunta ad effettuare tramite gli organismi preposti ogni doverosa e opportuna verifica del rispetto di tutte le normative applicabili per ogni aspetto relativo all’utilizzo delle risorse previste dalla deliberazione in questione per quanto riguarda le obbligazioni inerenti le singole poste la loro corretta genesi e la quantificazione degli oneri e tutto ciò in via pregiudiziale all’erogazione delle somme previste in ogni posta della deliberazione e considera il presente atto parte integrante della deliberazione stessa».
In attesa del parere di regolarità tecnica – ore 19 -, Mascio ha nuovamente sospeso (cinque minuti, in teoria) il consiglio comunale in attesa di poter discutere gli emendamenti proposti.