Una stagione d’oro per Alessio Foconi. Il segnale che la strada era quella giusta c’èra stato nel debutto stagionale – argento – a Il Cairo, e domenica il 27enne fiorettista del Circolo Scherma Terni è riuscito a migliorarsi centrando il primo successo della carriera in Coppa del mondo: a Torino, nel grand prix Fie ‘Trofeo Inalpi’, è lui a trionfare in finale su Alexander Massialas, l’argento olimpico di Rio de Janeiro.

Super prestazione Foconi ha avviato il percorso senza svolgere le qualificazioni venerdì, con il 14° posto del ranking. Domenica lo straordinario cammino negli assalti ad eliminazione diretta: nei quarti eliminato il russo Timur Safin – bronzo all’Olimpiade – per 15-10, quindi vittoria sul francese Enzo Lefort per 15-9 in semifinale e affermazione netta sullo statunitense per 15-7 nell’atto conclusivo. In precedenza invece il fiorettista del CsT si era imposto sul francese Cadot (15-9), sull’ucraino Pogrebniak (stesso punteggio) e, soprattutto, nel turno dei 16 su Giorgio Avola (15-10).

Storico successo «Sono al settimo cielo – le dichiarazioni rilasciate dopo il successo a federscherma.it -, volevo vincere ed esserci riuscito a farlo proprio sulle pedane di Torino è una soddisfazione ancora maggiore. Un momento particolare in cui bisogna lavorare a testa bassa e tirare fuori tutto ciò che si ha in corpo: il secondo posto de Il Cairo mi ha motivato ed adesso eccomi qui a festeggiare al meglio il prossimo Natale. Devo dire grazie al ct Andrea Cipressa, al mio maestro Filippo Romagnoli ed al maestro Giulio Tomassini a cui devo tanto, oltre che all’Aeronautica Militare ed al Circolo Scherma Terni». Si tratta del più importante risultato schermistico nella storia umbra.

Male invece Elisa Vardaro, anche lei di scena a Torino nel weekend. La folignate è stata subito eliminata, terminando al 96° posto della graduatoria dopo aver raccolto due vittorie e quattro sconfitte nella poule con Duchesne, Stephan, Kim, Martines, Zeiss e Mesteri. Trionfo – Errigo e Volpi di bronzo – per la statunitense Lee Kiefer.