Tecnicamente si chiama ‘Misure per il ripristino con miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili ad uso abitativo gravemente danneggiati o distrutti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016’ ed è la tanto attesa ordinanza per la ‘ricostruzione pesante’ nelle zone colpite dal terremoto. Martedì è stata finalmente pubblicata.
Le norme generali Il documento, firmato dal commissario Vasco Errani, spiega che il termine ultimo per «le domande di contributo» devono essere presentare «entro il 31 dicembre», complete della certificazione di inizio attività (Scia) o, in alternativa, della richiesta di permesso a costruire. Per portare a termine i lavori verrà concesso un termine massino di 30 mesi.
I fondi L’ordinanza – che deve però essere approvata anche della Corte dei conti – prevede l’incremento del contributo statale per la ristutturazione o la ricostruzione delle case colpite dal terremoto, visto che prevede costi parametrici e tetti massimi di rimborso più alti rispetto a quelli che erano trapelati nelle scorse settimane. I parametri
I calcoli Per definire l’entità del contributo a cui si potrà accedere, l’ordinanza prevede una dettagliata suddivisione di voci e specifiche sulla base delle quali la domanda potrà essere presentata in maniera corretta.: «I diversi livelli operativi scaturiscono dalla combinazione dello Stato di Danno, e del Grado di Vulnerabilità . A ciascun livello operativo è associato il costo parametrico, e il tipo di intervento di ricostruzione, di miglioramento sismico o di rafforzamento locale associato alla riparazione dei danni»
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