Un rinvio per definire tutta una serie di aspetti, anche con il coinvolgimento diretto del Comune di Terni, per valutare se quella curiosa destinazione d’uso – ‘casa vacanze’ – in essere dal 3° al 22° piano del grattacielo, possa trasformarsi in qualcosa di più appetibile dal punto di vista del mercato immobiliare.
TULIPANO ‘SFIORITO’ – LE IMMAGINI

Il rinvio Lo ha disposto giovedì il tribunale di Terni in merito alla procedure esecutiva – con il pignoramento scattato nel febbraio del 2016 – che dovrebbe approdare all’asta e quindi alla vendita del Tulipano, ‘eterna incompiuta’ di Terni. La prossima udienza, quella in cui potrebbe essere disposta la vendita, è stata fissata per settembre.

Il valore In base alle stime del consulente incaricato dal tribunale, Marco Verzurelli, il valore attuale del complesso – spazi commerciali e torre da 22 piani – si aggira intorno agli 8 milioni di euro. Una volta acquistato, per completarlo serviranno circa 10 milioni di euro. Facendo due conti, il futuro proprietario – se ci sarà – della struttura, è chiamato ad un investimento complessivo di poco inferiore ai 20 milioni di euro.

Asta in vista Ora non resta che approfondire gli aspetti più strettamente tecnici – quelli che dovrebbero creare le migliori condizioni possibili per la vendita – prima di poter procedere con l’asta. Da qui il rinvio relativamente breve – almeno rispetto ai 40 anni che hanno trasformato il Tulipano in uno dei simboli più tristi della città – disposto dal giudice Natalia Giubilei, in attesa dei chiarimenti tecnici da parte del Comune.
Il pignoramento A far scattare il pignoramento era stata la tedesca Aareal Bank AG per un credito superiore ai dieci milioni di euro vantato nei confronti della Immobiliare Sirio Srl proprietaria della struttura e costituitasi in giudizio nell’udienza di giovedì mattina.