Nel settembre 2015 era stato firmato un protocollo d’intesa – coinvolte la Regione e l’agenzia delle dogane e dei monopoli – per la futura concessione in uso di porzioni immobiliari della piattaforma logistica di Terni-Narni. Ora, a quasi due anni di distanza, ecco l’annuncio del segretario Uilpa Dogane e Monopoli Regione Umbria, Virgilio Tisba: «La dogana di Terni si sposta nei locali della piastra logistica».

La nuova sede Tisba infatti, a nome della Uilpa, ribadisce che «con estrema soddisfazione apprendiamo del contratto di concessione di locali e spazi, da adibire alla nuova sede della dogana di Terni siglato recentemente tra la direzione interregionale delle dogane per la Toscana, la Sardegna e Umbria e la Giunta Regionale Umbria di una parte della palazzina servizi della Piastra logistica di Terni-Narni. Tale decisione – sottolinea – costituisce una risposta positiva alle preoccupazioni manifestate a suo tempo dalla Uilpa dogane in ordine alla temuta soppressione della struttura doganale sul territorio ternano e per il conseguente venir meno delle funzioni di assistenza e di erogazione dei servizi doganali alle imprese ternane.
PIASTRA LOGISTICA, ROSSI (PD): «IL PROGETTO SEMBRA ESSERSI ‘PERSO’»
Il volano Per Tisba «la piastra logistica di Terni-Narni rappresenta una infrastruttura cruciale per l’economia regionale umbra, una opportunità di crescita economica ed occupazionale per l’intero territorio ternano oltre ad essere un volano per l’economia umbra». C’è però più di qualcosa che non sta andando nel verso giusto sullo sviluppo della piastra logistica.
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Scambio ferro e cultura doganale «L’atteso rilancio – prosegue Tisba – dell’economia del territorio passa anche per questa scelta strategica con la consapevolezza di entrare nel panorama logistico di scambio ferro-gomma in considerazione dei principali assi di collegamento sia stradali che ferroviari, da cui tutta questa macrozona potrà trarne dei benefici concreti e immediati. L’Umbria si propone come nuovo forte interlocutore nella cura dello sviluppo della cultura doganale italiana, per arricchire – conclude – il ruolo della Regione a livello di scambi commerciali, economici ed industriali a livello europeo ed extracomunitario».