
Clostebol Metabolita, steroide anabolizzante presente in diverse pomate. Questa la sostanza per la quale Fabio Lucioni, calciatore di Terni capitano del Benevento (serie A), è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale nazionale antidoping: a comunicarlo venerdì Nado – National anti doping organizations – Italia. Ora c’è da attendere il risultato delle controanalisi.
LA PROMOZIONE IN SERIE A CON IL BENEVENTO
La nota «La prima – il comunicato apparso nel pomeriggio di venerdì – sezione del Tna, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura nazionale antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Fabio Lucioni (tesserato Figc) riscontrato positivo alla sostanza Clostebol Metabolita a seguito di un controllo disposto da Nado Italia al termine della competizione Benevento-Torino del 10 settembre 2017». Per lui, difensore centrale in Campania da tre anni (ne compirà 30 lunedì) e massimo protagonista della cavalcata promozione, il rischio è di incappare in una squalifica che va da uno a quattro anni. Il numero 5 dei sanniti era stato convocato da Baroni per la trasferta di Crotone. La sostanza proibita è contenuta anche in alcune pomate per la cicatrizzazione delle ferite.

«Seguito il medico» Il ternano ha rilasciato una veloce dichiarazione all’Ansa: «Nell’attesa che vengano compiuti tutti gli accertamenti del caso, mi limito a dire di aver esclusivamente seguito le prescrizioni del medico sociale del Benevento e di aver esclusivamente assunto, in totale buona fede, farmaci terapeutici da lui indicati».
Casi recenti Clostebol, c’è Dalmonte L’attaccante del Cesena Nicola Dalmonte – si difese affermando di aver utilizzato una pomata per i piedi – fu trovato positivo alla medesima sostanza nell’aprile 2016: fu squalificato a fine anno (dicembre) per quattordici mesi. Ben peggio andò al giocatore del Pescara Calcio a 5, Mauro Canal, che fu fermato per quattro anni dopo la positività del 25 marzo nel match con la Luparenase. Si passa al volley: Clostebol anche per lo schiacciatore Carlos Eduardo Barreto Silva, sorpreso in avvio di 2017. Infine il caso più noto, legato alla nazionale italiana del beach volley Viktoria Orsi Toth: per lei massima pena – trovata positiva in un controllo del 19 luglio 2016 alla vigilia dei giochi di Rio de Janeiro – e quattro anni di stop.
La comunicazione della società «Il Benevento – la nota apparsa sul portale dei sanniti – Calcio, prendendo atto della comunicazione notificata dalla Procura nazionale antidoping, esprime totale e piena fiducia sia nei confronti degli organi preposti alla vicenda sia nei confronti del proprio tesserato Fabio Lucioni, apprezzato professionista, attento osservatore delle regole e dei comportamenti sportivi. In attesa dell’esito delle controanalisi, già richieste, e delle conclusioni relative all’istruttoria, la società è convinta che, al più presto, verrà fatta chiarezza su tutta la vicenda».