di S.F.

Di certo non gli fa piacere. Perché Stefano Bandecchi, dopo il terzo ko consecutivo della Ternana a firma Unicusano, si è beccato anche del pagliaccio da qualche tifoso che non sta gradendo – in linee generali – il nuovo corso rossoverde. Ed è altrettanto reale il fatto che in casa ‘Fere’ c’è necessità, e alla svelta, di invertire la rotta onde evitare di entrare in un tunnel quantomeno – già al momento il contesto non è roseo – pericoloso: l’imprenditore livornese, dopo aver assistito per la prima volta a un match dalla tribuna del ‘Liberati’, si è presentato al ‘Taddei’ domenica pomeriggio per vedere che aria tira.

Ritardo di oltre un’ora La squadra è scesa in campo – impianto ‘sigillato’ fino all’ingresso in campo dei rossoverdi – alle 16.08 con oltre sessanta minuti di ritardo. Motivo? Il solito. C’era il leader del gruppo universitario a parlare con staff tecnico e giocatori. Il tutto mentre all’esterno del ‘Taddei’ si radunavano una quindicina di tifosi: niente contestazione – ma non è mancato chi ha urlato qualcosina alla proprietà, specie in riferimento alla campagna acquisti – per ora, ma messaggi di sostegno per Sandro Pochesci. Poi ecco spuntare i rossoverdi per l’ingresso sul terreno di gioco: con loro anche Bandecchi, accompagnato da Stefano Ranucci, Luca Evangelisti ed Emilio Miele.
POCHESCI POST VENEZIA TRA INCOMPRENSIONI E PROBLEMI, VIDEO
Un pomeriggio al campo La fiducia nel trainer romano è intatta. Chiaro che contro il Brescia ci sarà da badare al sodo e cercare di mettere una pezza al momento negativo – sia a livello di risultati che di gioco, perché anche la fase offensiva si è inceppata rispetto alle prime apparizioni – in atto. Bandecchi ammette che «non ci aspettavamo una situazione così negativa, ma è stata creata da una serie di episodi. Sono qui di domenica pomeriggio perché una squadra va trattata da famiglia e quando c’è un problema tutti devono essere presenti: da stasera non avrò più – la battuta che non manca mai – la famiglia d’origine, ma la Ternana».
REALITY CHECK TERNANA, TEMPO DI PENSARE AI PUNTI

Dubbi e rilanci Tanti annunci e proclami sulle intenzioni di Unicusano nel gestire – in attesa che la transizione dalla famiglia Longarini compi il suo iter definitivo, il 32enne romano risulta essere tuttora amministratore unico – la società. C’è, e non sono pochi, chi ha storto il naso nel sentir parlare di serie A. Il momento non favorisce gli slanci d’ottimismo, ma l’imprenditore livornese chiarisce che il piano resta quello: «Guardi, io parlo – la risposta – molto poco. Ho detto che la Ternana la voglio portare nella massima serie in due anni. Sono passati 30 giorni e voglio ancora portare la squadra in serie A entro il periodo indicato».
Scuse e promesse La barca – citando Pochesci nel post Venezia – sta affondando al momento, «ma il capitano non scende». La verve di inizio campionato è svanita e con lei anche l’efficacia del gioco rossoverde: «Non è facile – conclude Bandecchi – chiedere scusa in generale e lo è anche per me. L’ho già fatto due settimane fa nei confronti dei tifosi e non le ripropongo perché sarei quasi offensivo: posso solo dire che faremo il massimo per realizzare ciò che abbiamo promesso di fare». E assicura: «Al termine della seduta parlerò ancora con il reparto difensivo». Non il massimo incassare tre gol a match.

Ranucci e la reazione dei tifosi Di ritorno da Orvieto, dove ha consegnato a Matteo Renzi una maglia della Ternana con il numero 9, il presidente di via Aleardi si è focalizzato sulla reazione dei tifosi presenti all’allenamento: «Orgoglioso che la ‘famiglia’ sia così allargata. I supporter venuti qui oggi me li aspettavo in maniera diversa dopo le tre sconfitte consecutive: ci hanno aiutato e incitato per dimostrarci la loro vicinanza. Faccio parte dell’azienda Unicusano da anni e conosco gli impegni, vengono sempre portati a termine». Palla a Pochesci che, a questo punto, avrà un po’ più di pressione sulle spalle.
Silenzio e speranza Pochesci nel contempo, alle 20.30 di domenica, ha pubblicato il suo pensiero via facebook: «Sono in silenzio, perché in questo momento ho bisogno di scavare dentro di me. Ma non dimenticherò mai il boato di sabato. Lo voglio rivivere da vincente.
So che le vere Fere sono ancora in tante ed è proprio per questo che non si molla neanche per un centimetro. Tutti uniti si può».
Derby ‘Under’ 17, è 2-2 a Perugia A completare il buon weekend del settore giovanile, è arrivato domenica pomeriggio il pari a domicilio sul campo del Perugia. I ragazzi di Ezio Brevi, dopo lo svantaggio iniziale firmato Benedetti, erano riusciti a ribaltare lo score grazie alla doppietta di Calagna; nel secondo tempo a fissare il punteggio sul 2-2 ci ha pensato Mazza. Tra i rossoverdi anche Nicolò Canalicchio. Buon punto dopo il pari ottenuto la scorsa settimana al cospetto della Roma.