‘Citta della salute’: «Usl 2 acceleri»

Terni, l’assessore Corradi mette pressione: «Basta ritardi. Stringere i tempi, andare avanti con le procedure, indire conferenza dei servizi e presentare piano attuativo»

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Comune di Terni e Usl2 Umbria, le ‘schermaglie’ proseguono. Messo da parte il botta e risposta con Emilio Giacchetti sullo studio epidemiologico, ecco che arriva l’assessore ai lavori pubblici Sandro Corradi a mettere fretta al gruppo diretto da Imolo Fiaschini: «Attendiamo il progetto complessivo, stringere i tempi, indire la conferenza dei servizi e presentato il piano attuativo». Tema? La ‘Città della salute’.

L’assessore Sandro Corradi

Flashback Corradi parte da lontano: «È dal 2003 – spiega l’assessore – che è stato avviato il percorso amministrativo per la realizzazione di un grande e unico polo della salute che, a ridosso del ‘Santa Maria’, centralizzi e razionalizzi tutte le maggiori attività sanitarie presenti nella nostra città, in un’ottica di migliorare la logistica e l’accessibilità ai servizi per l’utenza e per consentire all’azienda sanitaria di abbattere i costi di locazione a favore di quelli degli investimenti».

La pressione: «Stop ritardi» Sono passati quattordici anni, evidentemente più di qualcosa è andato storto. E quindi «il Comune di Terni chiede alla Usl2 di stringere i tempi, di andare avanti con le procedure, di indire la conferenza dei servizi e di presentare il piano attuativo complessivo. La vicenda rappresenta a tutt’oggi una delle priorità di Terni, un investimento che rappresenta una valorizzazione dell’attrattività della città in termini di servizi sanitari. Una questione che non può subire ulteriori ritardi, né tantomeno essere accantonata. Sei mesi fa, con la riunione della conferenza dei servizi, l’iter realizzativo sembrava essersi messo di nuovo in moto, oggi, invece, apprendiamo di tempi ulteriormente lunghi».

Imolo Fiaschini

Intralci ed esigenze Corradi sottolinea che «ci fa senz’altro piacere che la Usl2, anche nei suoi attuali vertici, continui a valutare l’opera necessaria, funzionale e rispondente ai criteri di economicità, ma non è accettabile che non si tenga conto dell’esigenza di arrivare quanto prima all’apertura dei cantieri. Fermo restando che la proposta progettuale fa capo alla Asl2, il tema delle infrastrutture, in particolare dei posti auto, non può essere considerato un intralcio insormontabile. La stessa soluzione della realizzazione – conclude – di un silos in project financing, che sopperisca alle esigenze del ‘Santa Maria’, dell’università e della nuova sede della Asl2, appare tutt’ora percorribile in quanto l’opera, vista la sua elevatissima utenza, avrebbe tutte le caratteristiche di sostenibilità economica».

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