Rinviato a giudizio per lesioni personali aggravate e maltrattamenti verso familiari. Questa la decisione assunta dal tribunale di Terni – gup Federico Bona Gavagno – nei confronti di un 44enne ternano (R.M. le sue iniziali) accusato di aver aggredito a più riprese la madre 80enne, fino a causarle la frattura del femore dopo averla spintonata a terra.
La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 15 gennaio. Secondo la ricostruzione dell’accusa – pm titolare del fascicolo è Marco Stramaglia – fra l’ottobre e il dicembre dello scorso anno, l’uomo si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi violenti nei confronti dell’anziana. Verbali, accompagnati cioè da insulti irriferibili e minacce di morte, ma anche ‘fisici’: prima della frattura del femore destro, in un’altra occasione la poveretta – parte civile attraverso l’avvocato Laura Chiappelli – si era dovuta rivolgere alle cure dei sanitari per medicare le contusioni riportate durante una lite.
Divieto violato Comportamenti che il 44enne, sempre secondo l’accusa, avrebbe messo in atto per costringere la madre – privata in alcuni casi anche del cellulare per evitare che potesse chiedere aiuto – a consegnargli denaro. A seguito delle indagini condotte dalla polizia di Stato sui fatti denunciati, l’uomo era stato anche arrestato e quindi sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla vittima, una volta scaduti i termini per la carcerazione preventiva. Proprio l’obbligo di mantenersi a distanza dalla madre, di recente, è finito nuovamente all’attenzione della procura di Terni, a cui sono stati trasmessi gli atti, per presunte violazioni da parte del 44enne rispetto a quanto imposto dall’autorità giudiziaria. Quest’ultimo è difeso dagli avvocati Giorgio Panebianco e Folco Trabalza.
