Nessuna vendita, le farmacie comunali di Perugia sono salve. «Non è mai stata una proposta realmente presa in considerazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Francesco Calabrese – è stata solo rispolverata, ma solo perché è una delle ipotesi che da sempre è sul tavolo. Nessuno vuole mettere in vendita Afas, un’azienda coi bilanci in solido e che produce utili».
Afas, dunque, è salva, al termine della riunione di giunta che venerdì pomeriggio ha approvato la preconsiliare con le misure correttive sollecitate dalla Corte dei conti, lo scorso novembre, sulla gestione degli esercizi 2014 e 2015. Sei misure, in tutto, per sistemare quello squilibrio di cassa evidenziato dalla magistratura contabile e un utilizzo di fondi vincolati non ricostituiti al termine dei medesimi esercizi. Tra i rilievi anche le criticità sulla capacità di riscossione, l’utilizzo di entrate straordinarie per la realizzazione degli equilibri di parte corrente, contratti derivati e perdite inerenti la Società partecipata Sase spa che gestisce l’aeroporto umbro.
Nessuna emergenza, secondo la giunta di palazzo dei Priori che invita a guardare con ottimismo al futuro. Così, infatti, secondo Calabrese, si è sollevato un polverone per nulla sulla vicenda delle farmacie comunali. «Era una delle ipotesi sul tavolo ma non è stata mai coltivata davvero perché non siamo così alla canna del gas. Afas rende ogni anno almeno un milione di euro sul bilancio corrente, meglio tenere quella rendita annuale. L’operazione Minimetrò, invece, che fa risparmiare un milione di euro sia per la casa che per la spesa corrente, assieme alla rottamazione delle cartelle Tari il grosso è fatto. Afas è un tema che può essere ripreso, un domani, per valutare una valorizzazione differente, non certo si può trattare la questione in emergenza».
Le misure Due le direttrici su cui si è deciso di muoversi: l’attivazione di misure straordinarie che dovranno generare flussi di cassa, così da azzerare l’anticipazione di tesoreria e ridurre gli interessi passivi, contribuendo così alla riduzione anche del disavanzo tecnico accertato nel 2014, pari a 35 milioni di euro circa; e, dall’altro, l’attivazione di misure di bilancio strutturali in grado di normalizzare le esigenze di liquidità e migliorare gli equilibri di parte corrente. Tra le misure individuate dall’assessore Bertinelli e approvate dalla giunta, che saranno inserite ed attuate nella prossima programmazione economico-finanziaria 2018-2020, la dismissione di immobili, fabbricrati e terreni, non funzionali alle attività istituzionali.
In vendita, già da subito, palazzo Rossi Scotti, del valore stimato di un milione e mezzo di euro e altri immobili restituiti al patrimonio comunale, ma non più strumentali per l’ente. A questi si aggiungeranno nuovi cespiti, potenzialmente di maggiore appetibilità, attualmente locati, quali immobili commerciali e terreni di pertinenza di varie attività. Il valore stimato della prima annualità del P.A.V.I. 2018/2020 sarà, dunque, di circa 12 milioni di euro, mentre complessivamente, la misura in questione ha un valore compreso tra 15 e 16 milioni di euro. La sua realizzazione, stimata prudenzialmente intorno al 50%, determinerà un introito che andrà a beneficio del saldo di cassa, con minori interessi passivi sull’anticipazione di tesoreria ed inoltre contribuirà a migliorare il risultato di amministrazione quale copertura del cosiddetto ‘disavanzo tecnico’ da ripianare in 28 anni, con beneficio anche nei futuri bilanci di previsione.
Minimetrò Via, poi al 70% delle quote del Minimetrò, una misura con un duplice obiettivo: far entrare circa 4 milioni di euro generando risparmi sulla spesa corrente a titolo di corrispettivo del servizio di gestione dell’infrastruttura. Il corrispettivo a carico del Comune per il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della concessione ammonta, infatti, a quasi 9 milioni di euro, di cui il 65% è imputabile all’infrastruttura e il 35% all’esercizio. Si stima che, a regime, l’operazione di dismissione, grazie ad economie di scala gestionali e ad ottimizzazioni nella gestione, potrà determinare risparmi sul corrispettivo del contratto di servizio quantificabili in circa 1 milione di euro l’anno. L’attuazione della misura richiederà preventivamente la definizione e modifica dello statuto sociale, della convenzione-quadro e del contratto di servizio, al fine di rendere la dismissione efficace ed economicamente vantaggiosa, nonché di tutelare giuridicamente ed economicamente la posizione del Comune di Perugia che rimane proprietario dell’infrastruttura e concedente del servizio di gestione.
Zone Peep superficie in diritto di proprietà sui terreni nei quali sono stati realizzati immobili di edilizia residenziale pubblica. In questo modo ci si propone di ottenere benefici di carattere finanziario per l’ente, incrementando le entrate attraverso la cessione definitiva degli immobili, allo stesso tempo consentendo agli assegnatari degli alloggi in aree Peep di diventarne pieni proprietari, a condizioni economiche agevolate. Tale misura permetterà all’ente anche di migliorare la conoscenza del proprio patrimonio immobiliare e gli obblighi convenzionali in essere con gli assegnatari delle aree concesse, nonchè di sanare le incongruenze eventualmente verificatesi nel tempo a seguito delle modifiche normative succedutesi e dei trasferimenti immobiliari. Il valore stimato di tale misura è di circa 2 milioni di euro.
Rottamazione cartelle Prevista anche la definizione agevolata delle morosità della Tassa sui rifiuti per gli anni 2014-2016, misura che sarà attuata nel 2018 e per metà 2019 e sarà svolta dal gestore del servizio integrato di igiene urbana in collaborazione con gli uffici comunali. Si prevede, prudenzialmente, un incasso tra i 10 e i 12 milioni di euro che andranno a migliorare la liquidità dell’ente, in funzione del rientro dall’anticipazione di tesoreria con minori interessi passivi, e a ridurre la consistenza dei residui attivi.
Entrate proprie Infine, si propone il miglioramento della capacità di riscossione delle entrate proprie, attraverso l’adozione di un diverso modello organizzativo, nel quale le competenze specifiche in materia vengono accentrate in una nuova struttura che svolgerà, nei confronti delle unità operative dell’Ente una continua azione di monitoraggio, coordinamento, impulso ed indirizzo per quanto riguarda la riscossione delle entrate. Saranno, inoltre, implementate sia la piattaforma informatica per il monitoraggio dell’attività interna di riscossione delle entrate proprie sia il canale di pagamento telematico delle entrate comunali c.d. “PagoPA”. Si prevede anche una velocizzazione delle rendicontazioni e degli incassi da Stato, Regione ed altri soggetti pubblici e privati.