di S.F.

«Ma se ci siamo riusciti lo scorso anno in una situazione peggiore, perché non dobbiamo sperare ora?». È la domanda alla quale i tifosi – la minima parte che ancora crede che una rimonta in stile Fabio Liverani possa ripetersi – della Ternana cercano di aggrapparsi da un po’ di giorni per, in cuor loro, sognare una nuova, memorabile impresa salvezza. Poi uno guarda la realtà dei fatti e c’è ben poco per cui essere ottimisti, né tantomeno speranzosi: il cambio tecnico non ha portato in dote alcun miglioramento, i punti sono rimasti 22 e soprattutto davanti – Foggia in primis, ma non solo – hanno iniziato a marciare per bene. Anche grazie alle ‘Fere’. Defendi e compagni da domenica hanno un record negativo nazionale che fotografa lo stato della squadra.
LA SCONFITTA DI BRESCIA: NUOVO ‘BATACAZO’ DIFENSIVO

Si va in discesa I rossoverdi vincevano poco con Sandro Pochesci e con Ferruccio Mariani le cose non sono di certo migliorate, anzi. Ad aumentare sono state solo le sconfitte, i gol incassati (otto in tre gare, si è tornati al trend pochesciano dei primi due mesi di campionato) e gli ormai inevitabili – la qualità tecnica-tattica della rosa è assodata e difficilmente migliorabile a questo punto del torneo – clamorosi errori individuali sia in fase di finalizzazione (leggasi Carretta) che di copertura nella linea difensiva. Male, malissimo i rinforzi del mercato invernale: mediocre la performance di Statella – coresponsabile in due delle tre marcature incassate – in ambedue i fronti di gioco, impalpabile e senza spunti Piovaccari. Rigione a mezzo servizio, Signori non al top della condizione e Repossi pura scommessa per il futuro. Non utile in una situazione del genere.

CONTINUA IL TREND DEL GIRONE D’ANDATA
Ternana in fondo a livello nazionale Tre gare ufficiali su ventisette disputate (‘Tim Cup’ compresa) vinte, altro che sfortuna e arbitri. Quello che si ritrova la proprietà in mano è un record nazionale negativo che, in linea di massima, non dà molto lustro alla società di via della Bardesca: la Ternana è la squadra professionistica italiana con meno successi all’attivo e, sul totale delle gare disputate, con la percentuale più bassa. Il record è stato ‘sfilato’ al Benevento, capace nell’ultimo turno di serie A di battere per 3-2 il Crotone (25 i match complessivi disputati). Intanto sui social sta ‘spopolando’ l’immagine del presunto pasto post Brescia – due pile di cartoni di pizza con nomi ben in vista, pubblicata da serie B ignorante – per i rossoverdi e il video di pochi secondi che vede il confronto tra alcuni tifosi della Ternana e della Fiorentina (a Bergamo per assistere al match con l’Atalanta).

Ultime a confronto Il triste primato è condiviso dalle ‘Fere’ anche con Spal (su 25 match), Prato (serie C, girone A, su 24) e Akragas (serie C, girone C, su 25), ma con un incontro in più alle spalle (26). A livello difensivo lo scenario non è migliore: in questo caso, tra i 99 club ‘pro’ italiani, il nefasto rendimento della Ternana è superato solo da Benevento (2.32 la media) e Hellas Verona (2). Poi, magari, nelle prossime settimane ci sarà quell’inversione di tendenza attesa da mesi e finora mai arrivata. Mesi, appunto. Ne mancano tre alla fine del campionato. E a proposito di score difensivo: i rossoverdi – 50 gol al passivo – sono già andati oltre il rendimento definitivo delle annata 2012-2013 (38) e 2014-2015 (47). I 53 dello scorso torneo e i 56 delle stagioni 2015-2016 e 2013-2014 sono a un passo. Scura.