Un ‘gelicidio’ che potrebbe aver causato danni, anche rilevanti, alla parte aerea delle piante di olivo che sarebbero andati in produzione quest’anno. Il passaggio di ‘Burian’ in Umbria e il successivo crollo delle temperature preoccupa in tal senso, ma l’Assoprol ci va cauta: «Per quantificare bisogna osservare la ripresa vegetativa».

I problemi e l’attesa L’intenso freddo ha infatti provocato dei fenomeni di congelamento delle foglie e dei rami più giovani con conseguente danno alle chiome (in qualche circostanza si notano i primi ingiallimenti): «Prematuro tuttavia – le parole di Angela Canale, agronomo Assoprol, l’Associazione dei produttori olivicoli che fa capo a Confagricoltura Umbria – quantificare al momento i danni reali, bisogna ancora aspettare qualche giorno per osservare la ripresa vegetativa. Inoltre, la reazione delle piante alla situazione meteo che si è verificata potrebbe essere differente nelle diverse zone della regione, anche in funzione dell’altitudine e della varietà». Per quel che concerne vigneti e ortofrutta, Confagricoltura Umbria sottolinea che non c’è «nessun danno, salvo in pochissimi casi di coltivazioni già in campo come i cavolfiori, i finocchi, radicchi, scarola, verza o carciofi». I tecnici del sindaco regionale degli agricoltori stanno, in questi giorni monitorando, la situazione in tutta la regione, per capire quali e quanti danni siano stati provocati dall’ondata di freddo portata da Burian anche sulla nostra regione. «A livello nazionale si temono – conclude l’associazione di categoria del presidente Fabio Rossi – rincari dei prezzi delle orticole di stagione intorno al 15-20% e per le primizie anche del 20/30% (dati Confagricoltura nazionale)». Intanto Confagricoltura Umbria sarà protagonista da mercoledì con ‘Agriforum’, trasmissione di approfondimento sul settore agricolo realizzata da Trg media.