Terni, XXXII° ‘d’Aloja’: 27 nazioni in gara

Si rinnova l’appuntamento con la regata internazionale a Piediluco: «Vogliamo migliorarlo. Il centro sta riprendendo vita e vigore, speriamo non ci siano più problemi»

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di S.F.

La presentazione dell’evento

Ventisette nazioni ai nastri di partenza per circa trecento – 288, i tecnici sono 83 – canottieri in gara. Dall’Uzbekistan a Porto Rico, passando per Bangladesh, Giappone e Israele, oltre naturalmente alla nazionale italiana: Piediluco è pronta ad accogliere la XXXII° edizione del memorial ‘Paolo d’Aloja’, la regata internazionale intitolata ideato e organizzato in memoria del presidente della Fic dal 1976 al 1985. Buoni propositi, speranze e soprattutto occhio al futuro tra riqualificazione del centro e qualcosina da sistemare nel rapporto con il territorio. Si parte venerdì, ultime finali previste per domenica con diretta Rai.

IL DIRETTORE TECNICO DELLA FIC, CATTANEO: «BELLA PREPARAZIONE A PIEDILUCO. ORA SERVE PASSO IN AVANTI»

Antonino Cufalo e Luigi Carlini

Aumentano le nazioni protagoniste Alla XXXII° edizione gareggeranno atleti provenienti da 27 nazioni, in crescita – quattro in più – rispetto alla manifestazione del 2017: saranno rappresentate Algeria, Egitto, Marocco, Namibia, Sudafrica, Tunisia, Zimbabwe (Africa), Bangladesh, Giappone, Iraq, Qatar, Uzbekistan (Asia), Belgio, Georgia, Irlanda, Israele, Italia, Lituania, Malta, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Ucraina, Ungheria (Europa), Brasile (Sudamerica) e Porto Rico (Centroamerica).

IL I° MEETING NAZIONALE: IN OLTRE 1100 A PIEDILUCO

La delegazione azzurra, c’è Mulas Il gruppo italiano è composto da 97 atleti tra donne e uomini. A Piediluco saranno di scena 38 canottieri senior, 16 pesi leggeri (tra loro c’è l’unico rappresentante del Circolo Lavoratori Terni, Matteo Mulas), 21 ‘under’ 23, 12 ‘under’ 23 pesi leggeri e 10 junior. Molte le presenze ‘olimpiche’ di Rio de Janeiro nel team italiano: mancherà solamente il ‘due senza’ a causa di qualche guaio fisico.

IL PROGETTO FIC PER LA RIQUALIFICAZIONE

Dario Crozzoli e Francesco Cattaneo

Stelle straniere A Piediluco spazio ad alcuni grandi nomi internazionali. Spiccano i canottieri lituani, tra i più competitivi al mondo: ci saranno Milda Valciukaite, Mindaugas Griskonis, Salius Ritter, Dovydas Nemeravičius, Martynas Džiaugys, Rolandas Maščinskas e Aurimas Adomavičius. Tra le fila del Belgio c’è Hannes Obreno, mentre per tenere alto il nome del Sudafrica ci saranno Kirstn McCann, campionessa mondiale in carica.

GENNAIO 2017, IL VERTICE IN FONDAZIONE CARIT PER IL RILANCIO

Il campo gara

La diretta Rai e lo stato dell’Italia Le finali del memorial, come di consueto, saranno trasmesse in diretta su Rai sport: l’appuntamento è fissato per sabato 14 e domenica 15 dalle 9 alle 12.30 con telecronaca di Nicola Sangiorgio e commento tecnico di Raffaello Leonardo. «Cominciamo – le parole del direttore tecnico della Fic, Francesco Cattaneo – la stagione internazionale con questo primo appuntamento. La squadra sta bene, seppur arriviamo da un periodo invernale particolarmente intenso e non vedremo le nostre miglori performance a causa dei carichi di allenamento di rilievo: quest’anno sarà un’edizione piena di avversari e molteplici barche pronte a darci filo da torcere visto che nel 2017 siamo diventati la nazione leader». Spazio per una battuta – un augurio in linea di massima – sul futuro: «Se portate qui il mondiale avrete – ha risposto alla domanda del vicepresidente della fondazione Carit, Ulrico Dragoni, in merito all’assenza della Germania – 60 nazioni in gara».

FRANCESCO CATTANEO A NOVEMBRE IN COMMISSIONE: «CI SONO PROBLEMI A PIEDILUCO»

Piediluco, sviluppo, problemi e auspici Inevitabile parlare anche delle ultime vicissitudini legate al centro olimpico e i ‘fastidi’ esterni denunciati in terza commissione regionale – e non solo, gli esposti non mancano mai – da Cattaneo: «La preparazione su Piediluco – ha sottolineato in merito – è sempre bella e il luogo si presta agli allenamenti previsti dai programmi. Speriamo di non avere anche quest’anno i problemi che ci sono stati in passato, vale a dire evitare per forza di utilizzare attrezzature e strumentazioni che non possono non essere impiegate per la preparazione. Altrimenti potrebbe diventare troppo difficile. Mi auguro che le amministrazioni – l’appello – ci diano una mano per farsì che il canottaggio olimpico resti a Piediluco: so che ci sono degli impegni di miglioramento della struttura e la volontà della Fic è di rimanere nel ‘nostro’ bacino. Ma c’è bisogno di andare un po’ oltre perché il mondo remiero si sta attrezzando per offrire ai team dei bacini migliori».

FEBBRAIO 2016, LA PRESENTAZIONE DEGLI INTERVENTI DA OLTRE 1 MILIONE DI EURO

Antonino Cufalo

Le fiches sul canottaggio Ad aprire la conferenza – introduzione dell’ufficio stampa della Fic, Claudio Tranquilli – di presentazione è il presidente della fondazione Carit, Luigi Carlini: «Siamo nella sala ‘Cascata delle Marmore’, si lega bene – l’esordio scherzoso in avvio – al contesto idrogeologico del memorial. La fondazione Carit è sempre attenta agli eventi sportivi, anche per la valorizzazione del sito turistico in questa circostanza: sul canottaggio puntiamo molto perché è un must da portare avanti per ambire a eventi superiori a Piediluco». Fédération Internationale des Sociétés d’Aviron (Fisa) permettendo, come verrà ribadito in seguito.

Cufalo, le tasse e ‘salvezza’ sport: «Bella iniziativa» Il commissario prefettizio – il Comune sostiene l’evento insieme alla fondazione Carit – per una volta può parlare in pubblico di un evento positivo per il territorio. Il concetto lo fa passare lui stesso, lanciando un messaggio chiaro: «La mia attività viene vista quasi esclusivamente nell’ambito dell’aumento di tasse e tariffe. Vorrei sottolineato che è un imperativo della legge». Poi il ‘d’Aloja’: «Bella iniziativa, Terni è uno scenario privilegiato per lo sport e sono certo che sarà l’occasione per confermare i suoi valori positivi». 

Maurizio Leone

Caccia al miglioramento Più 20% di nazioni partecipanti. Un buon punto di partenza per raggiungere le quaranta nazioni protagoniste in passato: «Cerchiamo – ha specificato Salvatore Nastro, delegato regionale Fic – di migliorare il memorial anche con l’aiuto della fondazione Carit. Vorremmo portare in Umbria manifestazioni di maggior rilievo, ma serve l’attenzione della Fisa: ci saranno alcuni loro esponenti in vista nel weekend. Diciamo che si sono un po’ dimenticati di ciò che era negli anni ’80 il bacino. La riqualificazione del campo regata? Siamo nella fase preliminare, se ne parlerà a stretto giro».

Vita e vigore «Paolo d’Aloja – le parole di Dario Crozzoli, consigliere federale – era un grande individuo e pensatore, purtroppo è stato poco con noi. Inutile nasconderlo, le istituzioni locali hanno difficoltà sistemiche ma restiamo comunque pieni d’entusiasmo per la collaborazione: nel weekend Piediluco diventa il fulcro mondiale del canottaggio e noi ne siamo i difensori. Il centro sta riprendendo vita e vigore, la Fic vuole mantenerlo». Nella sala ‘Cascata delle Marmore’ anche il subcommissario del Comune di Terni Andrea Gambassi e il presidente del Circolo canottieri Piediluco Fabrizio Di Patrizi.

Dario Crozzoli

Il progetto di riqualificazione e la battaglia rispettosa Prosegue nel contempo – in Comune ci sono stati diversi passaggi in commissione consiliare per parlarne, si è registrato del ritardo – l’iter per la riqualificazione del centro: «Siamo nella fase – è intervenuto sulla questione il segretario generale Fic, Maurizio Leone – conclusiva e in contatto con gli uffici tecnici del Comune, il progetto è stato inviato da poco. Nel prossimo consiglio federale sarà approvato il finanziamento». In conclusione riprende la parola il consigliere federale Crozzoli per riprendere le fila sui problemi incontrati dalla federazione nell’allenarsi a Piediluco: «Una battaglia rispettosa da parte nostra, portata avanti con correttezza. Certo, possono sorgere perplessità, ma la volontà è di proseguire e i risultati finora sono buoni. Inoltre dal punto di vista economico è eccezionale la presenza del canottaggio su Terni, aspetto che non va sottovalutato». Un passo per volta. Venerdì tutti pronti per il XXXII° atto del memorial.

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