
«Non abbiamo fatto nulla e i ragazzi, senza che facessi molto, sono tornati subito alla realtà. Siamo condannati a vincere, ancora». Soddisfatto sì, ma anche con i piedi ben saldi a terra e cosciente che la Ternana di strada ne ha ancora molta da fare per completare una rimonta – una, quella di Perugia, è già alla storia – che avrebbe del clamoroso: spirito giusto per Luigi De Canio a ventiquattro ore dal match salvezza con il Pescara, imbrigliato alla pari delle ‘Fere’ nei bassifondi della graduatoria. Alle 18 di venerdì già superata quota – abbonati e ospiti compresi – 8.000 spettatori, si migliorerà. Diretta su umbriaOn dalle 14.30.
LUIGI DE CANIO, I PIEDI PER TERRA E LA DEDIZIONE DEL GRUPPO, VIDEO

Il ritorno alla realtà e la difesa a quattro Vitiello e Gasparetto sono a disposizione, così come – simpatico siparietto in conferenza stampa, «non ero al corrente della contusione subita giovedì dal giocatore», le parole del tecnico rossoverde – Montalto. E quindi i convocati sono 24, vale a dire tutti tranne il lungodegente Albadoro, Capitani e Marino (quest’ultimo non utilizzabile per il ‘taglio’ dalla lista’). Buon punto di partenza. Fondamentale – e le strigliate in settimana non sono mancate – dimenticare la straordinaria affermazione del ‘Curi’ e ripartire da zero per affrontare al meglio gli abruzzesi: «Mi fa piacere che non ho avuto molto da fare per far tornare tutti alla realtà. Ho sempre pensato che l’equilibrio sia l’aspetto più rilevante in una squadra di calcio: la capacità di mettersi alle spalle una brutta o una bella prestazione, in modo repentino per concentrarsi sulla gara successiva. Siamo sempre condannati a vincere visto che ancora non abbiamo fatto nulla e siamo penultimi». Chiusura sull’impostazione tattica, tuttavia i ripetuti test con linea difensiva a quattro non può che far pensare a un ritorno al 4-3-1-2. D’altronde il Pescara schiera un 4-3-3 e la Ternana – quantomeno di recente – non ha mai utilizzato la retroguardia a tre contro avversari del genere.
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La cultura calcistica e il cambio passo Un De Canio che elargisce complimenti non solo ai calciatori, ma anche allo staff tecnico e al gruppo di lavoro generale: «La squadra – risponde in merito al miglioramento più accentuato – si sente più squadra e non vive solo di individualità. All’interno del gruppo inoltre si riesce a valorizzare meglio i singoli giocatori: tutti insieme cercano di fare bene ciò che va fatto. Il mio modo di pensare è quello di creare cultura calcistica nel calciatore e mi piace il fatto che i miei collaboratori ragionino in questo modo. Sto davvero bene. Per quel – ha aggiunto – quel che riguarda i giocatori sono migliorati tantissimo e ora intervengo raramente per le correzioni durante le sedute. Cito Carretta e Angiulli: erano un po’ incamponiti su determinate situazioni, ora non più». Più disciplina insomma. Resta in dubbio Sala per la sfida al ‘Delfino’: «Decidiamo in extremis – il commento di De Canio – su Andrea, in caso di problemi sono pronti altri due ragazzi».

LA ‘GARRA’ DEL TECNICO LUCANO PER NON FAR ABBASSARE LA GUARDIA
Il Pescara e la testa Subito in palla e pochi fronzoli. Questo richiede il tecnico materano ai suoi: «Il Pescara – il passaggio sui rivali – è in una posizione non ottimale, ma è una classifica falsa e bugiarda perché la squadra è stata costruita con altre ambizioni. Lo metto alla stregua di Parma e Palermo; conta soprattutto come la mia squadra la affronterà e non serve soffermarci troppo sulla tattica, mi interessa invece l’approccio al match e la lettura delle situazioni di gioco». Pericolo numero uno è l’ex Pettinari, leader dell’attacco abruzzese. Ad arbitrare il confronto sarà Luigi Nasca della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti Cipressa-Lombardi e dal quarto ufficiale Antonio Giua di Olbia.

«Mai avuto gruppo così». Bolgia al ‘Liberati’ De Canio si fa voler bene dai rossoverdi nonostante la decisa richiesta di variazione su regole dentro e fuori dal campo rispetto al passato. I risultati gli danno ragione e allora il trainer ex Udinese non perde mai occasione per complimentare i giocatori: «Ricordatelo sempre, sono loro – specifica – che vanno in campo e sono fondamentali. Se non mi avessero dato tutta la disponibilità necessaria per questo lavoro, non avremmo avuto queste risposte sul campo: chiaro che dal punto di vista professionale ho messo al servizio dei ragazzi tutto il mio entusiasmo e la mia passione, loro l’hanno recepita bene e il merito dunque è principalmente loro. Forse non ho mai avuto un gruppo del genere, che ha messo questa dedizione verso un tecnico: sono felice e fiducioso per questo, la sicurezza che ho sempre manifestato non era fine a sé stessa. Non abbiamo fatto ancora nulla, ma la situazione odierna è una soddisfazione per tutti: ci riempie d’orgoglio – chiude sui buoni numeri della prevendita – sapere che i tifosi tornino allo stadio». Tra le fila biancoazzurre out Bovo, Campagnaro, Coda, Falco, Mazzotta e Proietti.