Massimiliano Presciutti – sindaco di Gualdo Tadino – balzato agli onori delle cronache per aver fatto un appello ai neo parlamentari umbri a versare al fondo di solidarietà un mese di stipendio, visto il periodo di crisi e l’inattività del parlamento.
Le risposte Ora l’argomento torna di attualità perché a quanto pare le risposte non sono state quelle che lui si attendeva: «36 ore fa – ricorda su Facebook – ho mandato una lettera a tutti i parlamentari eletti in Umbria scrivendo educatamente e senza insulti un pensiero che riconfermo, visto che da tre mesi l’attività parlamentare senza commissioni e senza governo è evidentemente ridotta ho chiesto a tutti gli eletti di ogni schieramento di contribuire al fondo di solidarietà cittadino per sostenere le famiglie a rischio sfratto e di distacco delle utenze. Ho ricevuto molte risposte che rispetto tutte, alcuni (molto pochi) pur non lesinando critiche si sono resi disponibili a ragionare su iniziative di sostegno, altri (la maggioranza) hanno argomentato scrivendo che hanno svolto una grande attività in questi mesi testimoniata a loro dire dagli atti parlamentari, altri mi hanno dato del populista, superficiale e chi più ne ha più ne metta, altri ancora mi hanno risposto con toni da campagna elettorale».
Gli insulti «Ma la cosa che più mi ha colpito sono stati i commenti pieni di insulti di persone che non conosco e non mi conoscono, insulti gratuiti e privi di logica, frutto di un pericoloso clima di odio che continuerò a combattere con tutto me stesso. Intanto a chi mi ha suggerito di fare la mia parte rispondo che il sindaco e la giunta di Gualdo Tadino hanno versato 17.000 euro delle loro indennità al fondo è che il sindaco di Gualdo Tadino percepisce una dignitosa indennità pari a 1.880 euro netti mensili per 12 mensilità senza indennità aggiuntive, diaria e spese di rappresentanza e soprattutto senza immunità parlamentare. Agli insulti e all’odio gratuito continuerò a rispondere col mio lavoro quotidiano che dovrà essere giustamente valutato e anche criticato, ma non consentirò a nessuno tanto meno a chi nemmeno mi conosce di infangare la mia dignità».